Rebus in attacco: quanti centravanti sul taccuino del Parma. Ma (forse) servirebbe una seconda punta per sostituire Frigan

Certo che l’avventura di Matija Frigan con la maglia del Parma non poteva cominciare nel peggiore dei modi: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro solo pochi giorni dopo il suo arrivo a Collecchio. E pensare che l’attaccante croato si presentava a Parma con un pedigree niente male: 13 reti e 4 assist in 39 partite giocate nell’ultima stagione con la maglia del KVC Westerlo. Si tratta pur sempre del campionato belga, potrebbe obiettare qualcuno. Ma, come direbbe qualcun altro, la matematica non è un’opinione e i numeri di Frigan testimoniano di un attaccante che la porta la vede eccome. Purtroppo per il Parma, la giostra si è rotta ancora prima di partire e si sono subito sparse molte voci sui possibili sostituti per l’attacco crociato.
Gli ultimi nomi in particolare sarebbero quelli di Alberto Cerri, Patrick Cutrone e Andrea Belotti, tutti e tre di proprietà del Como e potenzialmente fuori dal progetto di Cesc Fabregas. In questo caso il Parma potrebbe optare per una formula in prestito oneroso, così da non dover spendere cifre troppo elevate immediatamente e avendo subito pronto un attaccante con esperienza in Serie A. Per quanto mi riguarda, sebbene possa condividere la logica riguardante la formula del trasferimento, non credo che questi nomi siano adatti al tipo di giocatore che serve al Parma. Infatti Frigan non è un vero e proprio centravanti, quanto piuttosto una seconda punta in un ipotetico tandem d’attacco. I crociati dunque avrebbero bisogno di un attaccante con queste caratteristiche e non di una prima punta, considerando anche che in rosa sono già presenti Mateo Pellegrino e Milan Djuric. Dunque troverei superfluo l’acquisto, seppur in prestito, di un terzo centravanti, che porterebbe solo a sovraffollare il reparto e non garantirebbe quella varietà che nel corso di una partita (e di una stagione) può sempre essere un’arma in più.
E, per dirla tutta, il rendimento di questi tre giocatori nelle ultime stagioni non è stato esattamente invidiabile. L’ultimo gol di Cerri in Serie A risale al 20 aprile 2024 (sedici mesi fa) e nella passata stagione, dopo solo 5 presenze col Como, è stato girato in prestito in Serie B alla Salernitana: 3 gol in 20 presenze. Belotti, invece, nelle ultime due stagioni ha vestito ben 4 maglie: Roma, Fiorentina, Como e Benfica, senza lasciare segni indelebili con nessuna di esse e collezionando in totale 16 gol in 89 presenze. Venendo infine a Cutrone, il suo ritorno in Serie A è stato dolceamaro, soprattutto nella seconda parte di stagione, quando ha subito l’ascesa del giovane e straripante Diao. Comunque, un bottino di 7 gol in 33 presenze. Numeri che potrebbero anche essere utili, ma rischierebbero di pestare i piedi ai due centravanti già presenti in rosa.
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Tornando però alla questione del ruolo, da questo punto di vista sarebbe più funzionale un altro nome accostato al Parma nelle ultime ore: Lucas Beltran, in piena rotta di collisione con la Fiorentina, che tra l’altro lo ha escluso dalla numerazione per la prossima stagione. In maglia viola l’attaccante argentino ha collezionato 16 gol e 9 assist in 98 presenze. Non si è dunque distinto come un bomber di razza, ma piuttosto per le sue vere caratteristiche: quelle di un giocatore abile tra le linee e dedito al sacrificio per la squadra. Un profilo, a mio avviso, molto più interessante per il gioco di Carlos Cuesta. Il problema principale in questo caso è legato all’elevato stipendio del giocatore (più di due milioni a stagione), oltre alla corte del CSKA Mosca, che non sembra avere problemi a soddisfare le richieste di Beltran.
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Veniamo infine all’ultimo rumour di mercato: ossia Zito Luvumbo, attaccante ai margini del progetto del Cagliari. Già nella sua ultima stagione in Sardegna qualcosa ha cominciato a scricchiolare: solo 2 gol e 2 assist in 26 presenze. Negli ultimi giorni è circolata voce di sondaggi esplorativi da parte del Parma per l’angolano, che sembra essere fuori dalle idee di mister Pisacane. Sicuramente si trattarebbe di un attaccante più congeniale alle esigenze gialloblu, oltre ad avere dalla sua anche il pro dell’età: è un classe 2002. Lo stesso, beninteso, vale anche per Beltran (2001). Tanti, tantissimi nomi dunque sulla lista di Cherubini e Pettinà, che forse speravano di aver chiuso anzitempo il capitolo attaccanti. E invece ci sarà ancora da lavorare.