Cuesta cambia registro: diretto e pragmatico, così il tecnico spagnolo allontana le critiche. Una risposta forte, ora a parlare sarà il campo
Lucido, diretto e espansivo: la conferenza stampa di mister Carlos Cuesta, alla vigilia della sfida contro il Como, è stata una sorpresa. Se negli ultimi mesi ci eravamo abituati a dichiarazioni poco incisive, in un calcio dove tutti parlano per frasi fatte, salvo qualche eccezione, oggi abbiamo assistito ad un cambio di registro. Cuesta ha analizzato con insolita profondità il momento del suo Parma, parlando delle priorità di questo gruppo, che ancora è lontano dall'esprimere il gioco auspicato, ma che ha bisogno di passare prima da una serie di risultati positivi. Le parole del mister crociato mi hanno sorpreso in positivo: dal suo arrivo a Parma infatti, fin dalla prima conferenza Cuesta è stato ermetico e nelle difficoltà ha sempre cercato di evidenziare gli aspetti positivi, dribblando le domande più insidiose. Ieri invece, l'ex Arsenal, forse stuzzicato da quanto circolato nelle ultime settimane, ha deciso di far sentire la propria voce, analizzando con realismo e insolita profondità, tanto da impiegare ben nove minuti per rispondere ad una sola domanda, peraltro molto innocua.
Questa uscita, o piccolo sfogo, lo interpreto come una necessità: in questo momento, dopo un avvio incerto, la piazza aveva bisogno di questo tipo di dichiarazioni. Decise, con personalità e molto dirette, in netta controtendenza rispetto alle precedenti, solitamente sterili tanto quanto il possesso palla della squadra crociata. Questa presa di posizione, a mio avviso, rappresenta un punto cruciale della crescita del Parma di Cuesta: parole che servono ad avvicinare la piazza alla quotidianità di questo gruppo in crescita, a riconoscere e spiegare alcune difficoltà e a rendere tutto l'ambiente consapevole di quello che si sta facendo e di come si sta lavorando. Questo gruppo ha sicuramente dei pregi, ma anche dei difetti evidenti che sono stati a lungo sviscerati, specialmente sul piano del gioco: nasconderli non solo non era realistico, ma nemmeno efficace. Questa sincerità invece credo che possa aiutare ad avvicinare ulteriormente i tifosi al gruppo squadra e soprattutto ad un allenatore giovane e sconosciuto, con conseguente naturale scetticismo, che però ha la grande occasione di dimostrare il suo valore dopo anni di metodico apprendistato.
Voglio vedere queste dichiarazioni come un punto chiave anche per la carriera e il percorso del tecnico spagnolo, che deve anche lui crescere in questo ruolo di pari passo con i suoi giocatori. Cuesta, arrivato a Parma come uno essere lo studente modello, con un curriculum di livello e addestrato dai migliori, dopo questi primi mesi in Emilia sta imparando le complessità del ruolo di primo allenatore e oggi ha tirato fuori pubblicamente carattere e ambizione, facendo le spalle larghe. Questo messaggio credo possa aiutare il gruppo, che domani affronterà un avversario temibile, che sono convinto sarà capace di lottare per l'Europa fino a fine stagione. Il Parma dovrà saper gestire i momenti, arginare la manovra del Como e punire nelle poche occasioni che saranno concesse. Di certo sul piano del gioco bisogna fare qualcosa di più, lo ha apertamente detto oggi Cuesta, lo ribadiamo tutti da settimane, ma in questo momento delicato, con un calendario tosto all'orizzonte, ogni punto è prezioso, in qualsiasi modo possa arrivare.


