Oggi è il giorno giusto per la chiusura della telenovela? Chivu di fronte a un bivio, ma rimanga solo se crede nel progetto. Al Parma serve un allenatore motivato 

05.06.2025 00:00 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
Oggi è il giorno giusto per la chiusura della telenovela? Chivu di fronte a un bivio, ma rimanga solo se crede nel progetto. Al Parma serve un allenatore motivato 

La situazione relativa a Chivu ci sta tenendo tutti col fiato sospeso, inevitabilmente. Cosa dovremmo pensare altrimenti? Nemmeno una settimana fa è arrivata la notizia di un incontro positivo tra lo stesso allenatore rumeno e Cherubini e di fatto davamo tutti per scontato che il prolungamento di contratto fosse ormai cosa fatta. Ma la separazione di Inzaghi dall’Inter ha rimescolato tutte le carte, gettando il nome di Chivu in mezzo al vortice dei possibili sostituti e influenzando di conseguenza tutto l’ambiente Parma, in una sorta di limbo dal quale, almeno per il momento, non c’è via d’uscita.

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Per Chivu questa è la classica situazione “win win”, cioè: in qualsiasi caso il posto in panchina è assicurato, che sia Parma o Inter. Bisogna però fare almeno un paio di considerazioni. La prima: Chivu è inevitabilmente legato, in maniera viscerale, ai colori nerazzurri. Dunque è ovvio che la prospettiva di sedere sulla panchina dell’Inter sia più che lusinghiera. Lui conosce l’ambiente nerazzurro a menadito e sarebbe sicuramente benvoluto, quantomeno per la sua personalità e l’attaccamento ai colori. Allo stesso tempo, però, Chivu ha totalizzato solo tredici partite in Serie A. Per una panchina come quella dell’Inter, che sa scottare come poche, non è un gran pedigree. Un conto è arrivare in corsa per salvare una squadra quasi allo sbando; altra storia lottare su tre fronti, col fiato sul collo di non finire con “zero tituli”. Il mister non manca certo di carattere, ma reggere la pressione dell’ambiente Inter non è cosa da poco.

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Seconda considerazione: a Parma Chivu ha davvero la possibilità di cominciare un progetto da zero, con le sue idee, un mercato tutto da costruire e una società che siamo sicuri gli darà pressoché carta bianca. Nonostante i dubbi e le critiche per la sua scelta, Chivu ha saputo trasmettere la sua mentalità alla squadra, che ha ben risposto sul campo, centrando una salvezza che a un certo punto è sembrata un miraggio. Lode e onori al mister, ma resta il fatto che l’esperienza in prima squadra è veramente breve. Dunque un’altra stagione a Parma sarebbe per lui davvero l’occasione di una consacrazione al grande pubblico, in attesa del salto di qualità che sono sicuro arriverà, se queste sono le premesse. E a Parma tutti si augurano che sia lui l’allenatore per la prossima stagione.

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Arrivo alla conclusione: è bene che Chivu rimanga solo se crede veramente nel progetto del Parma, altrimenti che prenda la sua strada, con tutto il rispetto e l’affetto che gli sono dovuti. Al Parma serve un allenatore motivato, calato perfettamente negli ingranaggi di una stagione che sarà molto, molto impegnativa. Serve la mentalità, quella che lui ha sempre predicato, quella che lui ha sempre affermato di aver trasmesso ai suoi ragazzi. L’unico auspicio è che questa situazione possa risolversi presto, così da poter finalmente cominciare a programmare la prossima stagione. Che sia Chivu a sedere sulla panchina crociata, o un altro.