PL - Sensini: "Il Parma per salvarsi deve fare punti in casa. Ma con l'Udinese avrà meno spazi"

27.11.2025 08:00 di  Francesco Servino   vedi letture
PL - Sensini: "Il Parma per salvarsi deve fare punti in casa. Ma con l'Udinese avrà meno spazi"

Dopo la vittoria contro il Verona, il Parma di Cuesta cerca conferme nella sfida di sabato contro l’Udinese. Roberto Nestor Sensini, doppio ex della sfida, ha parlato in esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com del momento dei crociati, della prossima sfida e dei giocatori argentini presenti nella squadra di Cuesta, a cominciare da Pellegrino: “È un giocatore ha dimostrato tanto anche l'anno scorso. Si sta adattando al calcio italiano ed è migliorato sicuramente. Al di là dei due gol dell'ultima partita contro il Verona, anche nel campionato dell'anno scorso era stato bravo a mettersi in mostra. È un ragazzo giovane che ha tanta voglia. Sono contento per la vittoria del Parma, che ne aveva bisogno, e anche per il ragazzo. Ci sono tanti argentini in squadra e mi sembra che lui stia facendo molto bene”.

Può ambire ad arrivare in Nazionale, magari dopo il mondiale, quando magari verrà dato più spazio ai giovani?
“È giovane, ha tempo. Sicuramente ci sarà un ricambio. Ha davanti Lautaro Martinez e Julian Alvarez che sono ancora due ragazzi giovani. Lui deve continuare a fare gol, mettersi in mostra e fare bene per il Parma, che è la cosa più importante. Dopo, la Nazionale sarà un discorso che lui potrà avere del tempo per pensare”.

Come era nel suo Parma, oggi ci sono tanti giocatori argentini: Valenti, Pellegrino, Estevez, Ordonez, Troilo. E poi ce ne sono altri che parlano spagnolo, a cominciare anche dall'allenatore. Questo può essere un fattore, può dare qualche tipo di vantaggio?  
“Sicuramente quando ci sono tanti ragazzi che parlano la stessa lingua è importante. Poi devono essere bravi loro. Alcuni sono arrivati quest'anno, è da pochi mesi che sono a Parma e in Italia. Si devono adattare, ho visto che Troilo ha cominciato a giocare: è un ragazzo bravo, forte. Ordonez lo stesso. Il Parma preso dei giocatori di qualità: devono avere tempo. Il calcio italiano non è semplice, ma loro sicuramente si stanno adattando. L'allenatore è giovane, parla la loro stessa lingua, anche se devono parlare la lingua italiana: io dico sempre che quando sei in un paese devi parlare la lingua di quel paese. I nuovi la stanno imparando gli altri che si sono a Parma da un po' più di tempo la parlano molto bene. Dipende tutto da loro”.

Si sente di dare un consiglio, oltre che ai giocatori, anche a un allenatore così giovane come Cuesta? Qual è un aspetto su cui deve lavorare?
“Io l'ho conosciuto qualche mese fa, quando sono stato lì a Parma. Mi ha dato l’impressione di essere un ragazzo molto preparato. Dico ragazzo perché è giovane. Si vede che aveva molta pratica del calcio italiano. È stata molto importante questa vittoria a Verona, perché al di là che dell’avversario, era importante vincere fuori di casa. Non era semplice. Sono contento per lui perché si vede che il suo lavoro sta dando frutti. La società lo deve accompagnare perché un allenatore arrivato a 29 anni come lui ha bisogno anche che tutta la società del Parma che sia attorno a lui".

Adesso arriva a Parma un'altra squadra in cui lei ha giocato: l'Udinese. Chi è favorito?
“Il Parma arriva da una vittoria in trasferta, mentre l'Udinese ha perso in casa contro il Bologna, che negli ultimi anni sta facendo molto bene. Non so chi sia favorita. Io dico che una squadra che vuole salvarsi deve fare i punti in casa. Su quello non si può sbagliare. Secondo me è lì che deve migliorare il Parma, se vuole arrivare con più tranquillità alla fine del campionato. Ho visto giocare l’Udinese contro il Milan e anche in altre partite. È una squadra fisica che viene da una sconfitta, ma non sarà semplice batterla. Il Parma deve continuare a migliorare, come fatto nella partita di Verona. Giocando in casa troverà meno spazi: al Tardini le squadre si chiudono e anche l'Udinese farà quello. Mi auguro per il Parma che possa fare molto bene la prossima partita per dare continuità ai risultati”.

Guardando il campionato in generale e la situazione del Parma, crede che alla fine i crociati abbiano quello che serve per rimanere in Serie A?
“Il mister è giovane e ha una squadra giovane, con diversi ragazzi che si devono adattare al calcio italiano. All'inizio non è semplice ma credo che lo stiano facendo bene. Mi auguro che dopo dicembre e gennaio la squadra sia ben compatta e da lì fare un gran campionato. Per il campionato del Parma, avendo tanti giovani, il primo obiettivo è rimanere in Serie A. Poi magari si potrà pensare ad altri traguardi. Per una squadra giovane è fondamentale anche far crescere i giocatori. Alla fine del campionato puoi pensare ad altre cose ma prima devi arrivare ai punti che ti danno la salvezza, 32, 40, quelli che siano”.

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