Buffon ed Ansaldi le incognite ai playoff. Osorio, Benek, Cobbaut, Man e Sohm: le grandi rivincite arrivate con Pecchia alla guida

18.05.2023 00:00 di Rocco Azzali   vedi letture
Buffon ed Ansaldi le incognite ai playoff. Osorio, Benek, Cobbaut, Man e Sohm: le grandi rivincite arrivate con Pecchia alla guida

Con una sola partita a dividerci dai playoff ora il Parma non può che tentare di ottenere il massimo di quello che l'attuale classifica può consentire, ovvero agguantare il 4° posto. L'unico modo per farlo, però, è quello di battere il Venezia venerdì sera e sperare che il SudTirol non vinca contro il Modena al Braglia, dato che i crociati non saranno gli unici padroni del proprio destino. Il vantaggio negli scontri diretti con il Cagliari ci permette di non curarci del risultato dei sardi, attualmente appaiati a noi in graduatoria a quota 57 punti, che seppur riuscissero a replicare l'esito che gli uomini di Pecchia matureranno con i lagunari sarebbero comunque in svantaggio arrivando a pari punti. Il quarto posto garantirebbe un plus nei match a venire, consentendo ai crociati di scendere in campo per 2 risultati su 3 negli spareggi, ma come già detto in precedenza, forse, questo Parma dà il meglio di sè quando sotto pressione: avere un vantaggio di questo tipo e staccare la spina per il turno preliminare potrebbe anche rivelarsi un'arma a doppio taglio...

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Il tecnico però, dopo alcune gare di tregua dai tanti infortuni accorsi durante l'anno, si ritrova a dover fare i conti con qualche acciacco da parte dei suoi giocatori. Ci riferiamo naturalmente a Gianluigi Buffon, già out nella sfida di Ferrara - e quindi in dubbio per la prossima -, ed a Cristian Ansaldi, il cui problema al polpaccio accusato contro la SPAL pare più serio del previsto. Il laterale argentino, infatti, ha saltato gli ultimi allenamenti e le sue condizioni, fa sapere il club, verranno rivalutate nei prossimi giorni. Due tegole non da poco per Pecchia in vista dei playoff: nel momento cruciale della stagione l'esperienza di due leader come loro sarebbe fondamentale per lo spogliatoio ed averli in campo aiuterebbe naturalmente sia sotto l'aspetto tecnico che per quanto riguarda quello mentale una squadra infarcita di giovani come la nostra.

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Ma aldilà delle assenze e dei conseguenti ed auspicabili recuperi, il mister può sorridere per il lavoro svolto dalla sua squadra, tra le più in forma dei top 5 campionati europei da aprile ad oggi. Risultati frutto di una crescita costante da parte del gruppo e di tanti interpreti che sino a questo momento avevano oltremodo faticato a trovare equilibrio e continuità di prestazioni. Da Yordan Osorio ad Adrian Benedyczak, passando per Dennis Man, senza dimenticare Simon Sohm ed Elias Cobbaut: le grandi rivincite personali arrivate con Pecchia alla guida portano i loro nomi. Il centrale venezuelano - così come tutto il comparto difensivo dopo il rientro del belga dal lungo stop - nelle ultime gare ha dimostrato affidabilità e solidità in mezzo alla difesa, mettendo in campo un livello di concentrazione mai visto prima. Le doti di Benek e Man, invece, le conoscevamo da tempo, ma per svariati motivi i due non erano mai riusciti ad imporsi per più di poche partite, ricrollando periodicamente in fasi di buio ed avulsione dal gioco. Ora i due mostrano grande forma fisica e condizione mentale data dalla fiducia ritrovata nei rispettivi mezzi ed entrambi saranno fondamentali ai playoff per scardinare le retroguardie avversarie.

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Un paragrafo a parte lo merita Sohm, finalmente, aggiungerei. Il centrocampista svizzero è sempre parso un oggetto misterioso ed estraneo alla squadra in questi anni. Le tante posizioni occupate negli scacchieri dei vari Liverani, D'Aversa, Maresca e Iachini non lo hanno di certo agevolato nell'inserirsi in un nuovo ambiente, e fino ad oggi era stato considerato come un investimento totalmente sbagliato da parte del presidente Kyle Krause. Ora però, dopo tanta fatica e stagioni incolore, con Pecchia ha trovato la sua comfort-zone in campo: un trequartista atipico che aiuta il centrocampo in ripiego grazie alla sua grande fisicità e sempre pronto ad azionare gli inserimenti degli esterni favoriti dagli spazi creati dal Mudo Vazquez. Anche lui, come altri, andava aspettato vista la giovane età (è soltanto un classe 2001), ma su questo avevo sempre insistito: saranno stati tutti dei pazzi i 4 predecessori a voler puntare su di lui? D'altronde ognuno degli allenatori passati in crociato ha voluto puntare su Sohm ed il nazionale svizzero ha sempre trovato spazio. Che non era un terzino lo si era già capito e forse con Pecchia anche lui si potrà definitivamente prendere la sua rivincita!
Dai Simon!

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