L’effetto del mercato: un gol, due assist, qualche errore e molte speranze per il futuro
Giunti al periodo natalizio, si avvicina il giro di boa del campionato ed è ragionevole fare qualche valutazione su quali siano stati fino a questo momento gli effetti portati dal mercato estivo in casa Parma. Facendo un breve recap, sono nove i giocatori arrivati a vestire la maglia crociata durante la scorsa estate: Ndiaye, Britschgi, Troilo, Oristanio, Sorensen, Ordonez, Cremaschi, Cutrone e Frigan. A questi si è aggiunto in seguito Vicente Guaita, scelto per sopperire all’assenza di Suzuki ma che in realtà non si è guadagnato un posto da titolare, con il parmigiano Corvi che è attualmente avanti nelle gerarchie di mister Carlos Cuesta. Questa poca “incisività” (se così la vogliamo chiamare) da parte di Guaita è un po’ un simbolo di quello che è stato l’effetto del mercato in casa Parma fino a questo momento: ossia un effetto a luci e ombre, con alcune note positive ma anche molte altre negative.
La prima cosa da sottolineare è che dei dieci acquisti crociati solo uno è diventato titolare inamovibile nello scacchiere di Carlos Cuesta: ci riferiamo ovviamente a Sascha Britschgi, che ha avuto necessità di un breve periodo di adattamento, ma poi è stato abile nel ritagliarsi un ruolo da titolare e non è più uscito dal campo. Tra l’altro, è l’unico degli acquisti estivi ad aver fornito assist: per la precisione due, entrambi nella sfida contro il Milan, dove è risultato decisivo per recuperare lo svantaggio iniziale. A questo si aggiunge anche la rete in Coppa Italia contro lo Spezia, con la quale di fatto Britschgi ha aperto la sua carriera crociata.
Poi solo un altro degli acquisti gialloblu è stato in grado di marcare il tabellino: stiamo parlando di Patrick Cutrone, tra l’altro al suo primo vero e proprio pallone toccato con la maglia del Parma, con la rete segnata al Tardini contro l’Atalanta. Un gol importante, che ha consentito ai crociati di pareggiare la partita, ma al quale non ha fatto seguito nessun’altra rete o assist da parte di Cutrone. Il giocatore di proprietà del Como è stato per tanto tempo titolare in attacco al fianco di Pellegrino, ma non ha mai inciso veramente nelle trame offensive della squadra e perdendo il posto nelle ultime gare in seguito ai recuperi di Benedyczak e Ondrejka. Allo stesso tempo è senza dubbio apprezzabile l’impegno profuso da Cutrone per aiutare la squadra, ma forse Cuesta sta cercando altre soluzioni per il suo attacco.
Una di queste potrebbe essere un altro degli acquisti estivi, ossia Gaetano Oristanio. Il giudizio sul suo effetto concreto fino a questo momento è inevitabilmente viziato dai guai fisici che lo hanno tenuto per lungo tempo lontano dal rettangolo di gioco. Adesso però Oristanio sembra aver risolto i suoi problemi, tanto da essere stato schierato come titolare contro la Lazio: lì si sono intravisti alcuni sprazzi delle sue abilità, ma è indubbio che da lui ci si aspetti molto di più. Un giocatore che deve trovare continuità, quella che fino a questo momento non ha assolutamente dimostrato di avere.
Passiamo adesso al centrocampo, dove i tre acquisti non hanno ancora convinto appieno. Due di essi, Sorensen e Ordonez, hanno avuto tante chance a disposizione per convincere Cuesta, ma non hanno mai soddisfatto pienamente le aspettative. Sorensen si è distinto per la sua corsa, ma non ha mai inciso a livello offensivo come ci si aspettava. Ordonez ha fatto vedere di meritarsi il suo soprannome di “Tractorcito”, ma dopo l’espulsione rimediata con il Bologna ha perso gerarchie nella squadra e adesso il Parma sembra aver trovato un nuovo equilibrio senza di lui. Il loro effetto sui crociati è stato dunque più blando di quanto sperato. Stesso discorso vale per Cremaschi, arrivato in terra ducale con alte aspettative dopo il Mondiale Under 20, ma che ancora non è riuscito a ritagliarsi un ruolo in squadra.
Ultimo capitolo riguarda la difesa, dove i due acquisti Ndiaye e Troilo si sono distinti con alcune buone prestazioni, alle quali però hanno fatto seguito errori da matita rossa, in tutti i sensi: ci riferiamo in particolar modo alle espulsioni rimediate dai due rispettivamente contro Genoa e Udinese, che hanno messo in seria difficoltà la squadra in entrambi i match. Non vogliamo ridurre i loro giudizi solamente a questi due eventi, ma senza dubbio Ndiaye e Troilo dovranno alzare il livello delle loro prestazioni per adattarsi ai ritmi della Serie A e potersi effettivamente giocare le loro chance per una maglia da titolare.
Per tracciare un bilancio finale, l’effetto del mercato sulla stagione del Parma è stato blando, con alcuni picchi verso l’alto e altre voragini verso il basso. I giocatori arrivati durante l’estate hanno sicuramente ampi argini di miglioramento e questo fa ben sperare in vista del futuro. Sperando che questi effetti positivi si possano vedere al più presto. Qualcuno sta già mettendo in mostra le sue abilità, per qualcun altro ci sarà ancora da aspettare.


