Il Mondiale all’orizzonte: chi dei crociati potrà esserci? Suzuki e Circati i maggiori indiziati

25.12.2025 12:10 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
Il Mondiale all’orizzonte: chi dei crociati potrà esserci? Suzuki e Circati i maggiori indiziati
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Siamo ormai alle porte del 2026, anno in cui si disputerà la ventitreesima edizione dei Mondiali, itinerando tra Stati Uniti, Canada e Messico. A meno di sei mesi dal fischio d’inizio ufficiale è lecito iniziare a chiedersi chi tra i giocatori crociati avrà chance di essere convocato per l’evento più atteso da ogni calciatore e tifoso. Senza dubbio i maggiori indiziati per partecipare al Mondiale sono Zion Suzuki e Alessandro Circati. Il motivo è presto detto: sono gli unici calciatori del Parma che sono stati convocati regolarmente dalle rispettive selezioni, giocando pure come titolari. Circati, tra l’altro, si è pure guadagnato la fascia da capitano dei Socceroos, testimoniando così la sua importanza all’interno della squadra. Anche Suzuki è spesso titolare coi suoi Samurai Blu e si candida fortemente a partecipare al prossimo Mondiale. Prima però dovrà guarire completamente dall’infortunio alla mano, ma il tempo è (almeno all’apparenza) dalla sua parte. In definitiva, Circati e Suzuki hanno grandissime speranze di essere convocati per l’edizione 2026 dei Mondiali.

Passiamo adesso alle speculazioni su chi potrebbe guadagnarsi una chiamata nei mesi a venire. Ci sono appunto diversi giocatori che attualmente non fanno parte dei “roster” delle rispettive selezioni ma che potrebbero giocarsi le proprie carte nel prosieguo della stagione. Pensiamo, ad esempio, a Sascha Britschgi, diventato titolare nello scacchiere di Carlos Cuesta e che proprio recentemente ha compiuto lo “scatto” dalla selezione Under 20 a quella Under 21 della Svizzera. Proseguendo la sua stagione con continuità, anche il giovane 2006 crociato potrebbe avere le sue chance di convocazione, anche se parte inevitabilmente indietro nelle gerarchie.

Altro giovane di prospettiva è senza dubbio Jacob Ondrejka, che non ha nascosto di sognare una chiamata in Nazionale. Se lo svedese dovesse tornare sui livelli dello scorso finale di stagione, allora sì che potrebbe avere le sue chance. Allo stesso modo va ricordato che la Svezia, così come l’Italia, dovrà passare attraverso i play-off per accedere alla competizione, dunque è ancora tutto da decidersi.

Altri nomi possibili che possono giocarsi le proprie carte sono Ndiaye, Troilo, Sorensen e Cremaschi, ma tutti questi giocatori devono necessariamente trovare continuità di presenze ma soprattutto di rendimento se vogliono avere qualche possibilità di convocazione. Sorensen è quello che ha giocato più partite, ma ancora non ha convinto al 100% (e la Danimarca deve ancora qualificarsi). Ndiaye è tuttora alle prese con la pubalgia, ma anche fino al momento dell’infortunio non aveva trovato continuità di rendimento, così come Troilo. Infine il giovane Cremaschi ha fatto faville con la Nazionale statunitense Under 20, ma a Parma non ha ancora trovato una sua dimensione.

Insomma, tante possibili chance per i giocatori crociati: qualcuno viaggia già con il biglietto aereo “in tasca”, mentre altri sognano e sperano di poter strappare una convocazione, convincendo i propri selezionatori. Tutto però dipenderà da come si comporteranno nei prossimi mesi, che saranno più che mai decisivi.