Liverani a PL su Krause: “Imprenditore solido. Portò un cambiamento con tanti giovani”

25.12.2025 13:30 di  Francesco Servino   vedi letture
Liverani a PL su Krause: “Imprenditore solido. Portò un cambiamento con tanti giovani”
© foto di Pasta/ParmaLive.com

Il primo allenatore dell’era Krause a Parma, mister Fabio Liverani, ha rilasciato un’intervista esclusiva a ParmaLive.com, nella quale ha parlato anche del suo rapporto con il presidente: "Anche se non sono stato scelto, ho trovato una famiglia e un presidente che volevano fare il bene della società del Parma. Il club veniva da delle mani sicure: la proprietà precedente, gente di Parma che voleva bene al Parma. Nonostante arrivasse una proprietà straniera ho avuto la stessa percezione, di essere nelle mani solide di un imprenditore importante che voleva fare le cose bene, senza far mancare nulla e riportare e mantenere il Parma a livelli molto alti".

Dal punto di vista comunicativo invece, come ha vissuto i diversi tweet del presidente relativi anche al mercato e al modulo della squadra?
"Ma guarda noi non avevamo in mente il 3-5-2, avevamo pensato all'inizio di fare un 4-3-3 quindi questa era l'idea. Non era stato possibile fare programmazione, proprio perché c'era questo passaggio di proprietà di mezzo: non si poteva fare mercato, non potevamo prendere giocatori. C’era comunque un gruppo storico un pochino avanti con l'età e quindi il cambiamento portato dai giovani su cui puntava la nuova proprietà ha fatto sì che quella stagione purtroppo andasse cosi. Non si poté far nulla per salvarla, ma questo è un dato di fatto. Venendo dall'anno del Covid non c'era stato tempo per programmare, non c'era stato tempo per fare il ritiro. Il passaggio di proprietà subito dopo non aveva consentito al gruppo vecchio, con tutti i giocatori esperti che avevano fatto bene, di guardarsi intorno o di accettare magari un cambiamento. La proprietà voleva un progetto più giovane, con giocatori di prospettiva, però non c'è stato il tempo. Causa Covid, il campionato è iniziato dopo 10-15 giorni di pausa e al Parma si era creata una mezza spaccatura tra il gruppo storico e la mentalità nuova della proprietà che voleva cambiare la strategia".

Siccome l'ha citato, per quanto riguarda il mercato, da quando c'è Krause si sente spesso a parlare di numeri, di algoritmi. Lei aveva avuto discorsi in questo senso, delle riunioni magari parlando del mercato oppure no?
"Sì, dopo abbiamo cercato di guardare e di fare investimenti anche comprando cartellini di giocatori giovani che poi oggi ancora sono mediamente giovani. Il Valenti di turno fu uno dei primi, ma aveva bisogno di un percorso di crescita, di capire il campionato. Anche altri come Mihaila, poi Man e tanti altri giocatori piano piano andavano inseriti. Solo che in quel passaggio lì, il Parma non ha avuto la possibilità di mantenere la categoria giocando e cambiando piano piano. È stato un cambiamento troppo drastico e quindi non si è creata quell'alchimia tra i nuovi e i giocatori più esperti, che avevano fatto tanto per Parma e che in quel frangente si sono sentiti un pochino messi da parte. Questo non ha aiutato sicuramente il lavoro sul campo".

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