Netta inversione di tendenza rispetto al passato: la svolta made in Italy del mercato crociato. Cassata e il Parma hanno qualcosa in comune: la voglia di riscatto

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Nelle ultime tre sessioni di calciomercato, vale a dire quelle targate Kyle Krause, c'è una costante che ricorre immancabilmente: i tweet del presidente che annunciano i nuovi acquisti del Parma. Anche in questa finestra di campagna trasferimenti non mancano le ormai famose bandierine dell'imprenditore americano, che però stavolta sta sfoggiando sempre e solo tre colori, quelli del vessillo italiano. Una netta inversione di tendenza rispetto al recente passato per il numero uno del club ducale, che dopo più di un investimento non proprio azzeccato per giovani giocatori stranieri, adesso sembra volersi affidare a ragazzi che già conoscono quell'affascinante ma insidiosa realtà chiamata Serie B. Immaginiamo che anche lo stesso Beppe Iachini (conscio del fatto che il Parma è già fin troppo indietro e che il tempo a disposizione per tentare la risalita è tutt'altro che infinito) abbia contribuito sensibilmente a questa "svolta tricolore" del mercato crociato, chiedendo espressamente alla società di puntare sull'usato sicuro. 

Ed ecco quindi che dopo Rispoli e Costa, il club emiliano, per sistemare il centrocampo, si è affidato a Francesco Cassata, giocatore che mister Iachini ha già avuto modo di allenare e apprezzare ai tempi del Sassuolo. Proprio in maglia neroverde, il classe 1997 si è fatto notare dalla platea del grande calcio, siglando peraltro il suo primo gol in massima serie, in pieno recupero contro il Chievo. Poi due buone stagioni con le maglie di Frosinone e Genoa, prima di cominciare un lungo calvario caratterizzato da tanti problemi fisici ed altrettante tribune. Ora la grande occasione per il centrocampista scuola Juventus, il quale, proprio come il Parma, ha una gran voglia di riscattarsi dopo un periodo tutto fuorché roseo.