C'è Gattuso in Nazionale e poi l'ipotesi Mondiale: ecco perché Insigne farebbe bene a scegliere Parma

Lorenzo Insigne è pronto a tornare. Dopo l’esperienza nordamericana con il Toronto FC, l’esterno offensivo classe 1991 ha deciso di rescindere il contratto che lo legava alla franchigia canadese per fare ritorno in Italia. Una scelta dettata da motivazioni personali ma anche sportive: con il Mondiale del 2026 all’orizzonte e il nuovo ciclo azzurro targato Gennaro Gattuso, Insigne vuole rimettersi in gioco, puntando a un posto in Nazionale. E tra le possibili destinazioni, il Parma rappresenterebbe più di una semplice suggestione: sarebbe una scelta logica, funzionale e ambiziosa.
A 34 anni, Insigne non ha il tempo dalla sua parte, ma ha ancora le qualità tecniche per incidere. Dopo stagioni in chiaroscuro a Toronto, il fantasista napoletano ha bisogno di una piazza che gli offra continuità, centralità e fiducia. In questo senso, Parma si inserisce come una delle poche realtà di Serie A capaci di offrirgli un progetto tecnico stimolante senza l’ombra di una concorrenza troppo pesante nel suo ruolo. Carlos Cuesta, il giovane allenatore spagnolo alla guida dei ducali, porterà idee moderne e un’impronta tattica chiara. Il possibile utilizzo del 4-3-3 – sistema che esalta le qualità degli esterni tecnici – sarebbe terreno fertile per le giocate di Insigne, che potrebbe ritagliarsi uno spazio importante partendo da sinistra per accentrarsi sul destro, come ai tempi migliori.
Nonostante una politica societaria attenta a valorizzare i giovani, la proprietà americana del Parma ha già dimostrato in passato di poter fare eccezioni per profili esperti in grado di elevare il livello della squadra. In quest’ottica, l’operazione Insigne non sarebbe fuori scala. Il suo ingaggio, seppur importante, potrebbe rientrare nelle possibilità del club crociato, specie considerando l’eventuale utilizzo di bonus legati a rendimento e obiettivi. Inoltre, il Tardini ha bisogno di un simbolo, di un volto riconoscibile che possa catalizzare entusiasmo e ambizioni. Insigne, per storia e personalità, rappresenterebbe una figura ideale per questo ruolo, dando lustro alla rosa e aumentando anche l’appeal mediatico della squadra.
C'è un elemento da non sottovalutare: la guida tecnica della Nazionale. Gennaro Gattuso conosce molto bene Insigne dai tempi del Napoli e, con il Mondiale 2026 come grande obiettivo, potrebbe riaccendere le speranze del fantasista di Frattamaggiore. Servono minuti, prestazioni e un contesto che lo metta in condizione di brillare. Parma, da questo punto di vista, offre più garanzie rispetto ad altre ipotesi come Lazio o Fiorentina – realtà con organici più completi e meno disposte a cucire un ruolo su misura per lui. Gattuso ha più volte dimostrato di non chiudere le porte a chi è fuori dal giro se sa rimettersi in gioco con umiltà e determinazione. Un Insigne protagonista a Parma potrebbe dunque tornare in orbita azzurra, anche solo come jolly d’esperienza in una rosa giovane e in costruzione.
Fino a oggi, nessuna trattativa ufficiale è avviata. Ma è innegabile che, tra le poche squadre di Serie A con spazio, visione tattica compatibile e possibilità economiche, il Parma sia una delle destinazioni più logiche per Lorenzo Insigne. Per rilanciarsi, per tornare protagonista, per sognare ancora la maglia azzurra. E per dimostrare che il talento, quando trova il contesto giusto, può ancora fare la differenza.
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