Delprato capitano e anima della squadra. L'uomo giusto per raccogliere l'eredità di Buffon

21.02.2024 20:07 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Delprato capitano e anima della squadra. L'uomo giusto per raccogliere l'eredità di Buffon

Tutti i riflettori in questi ultimi giorni sono puntati su capitan Enrico Delprato. Con quel gol allo scadere contro il Pisa, Delprato è diventato l'eroe che non ti aspetti, il giocatore capace di risolvere la partita allo scadere con un gol da attaccante navigato. Un qualcosa di insolito per un giocatore che ci ha abituati a stropicciare gli occhi per bellissime chiusure difensive, diagonali perfette e contrasti riusciti. Nella rete di sabato però c'è racchiusa l'essenza del Delprato giocatore e uomo spogliatoio. Come da lui stesso dichiarato nel post gara (leggi QUI), nonostante non fosse suo compito farsi trovare in quella posizione all'ultima azione della partita, lui ci si è fiondato, trascinato dalla fame e dalla voglia di vincere. Poi Eupalla ha fatto il suo dovere, facendo giungere sui suoi piedi un pallone perfetto, quasi a premiare lo spirito del difensore crociato.

Delprato merita questo gol e tutto il riconoscimento per l'abnegazione, l'impegno e l'attaccamento alla maglia dimostrati in queste tre stagioni in crociato. Fin dal suo arrivo, anche quando la squadra sembrava non riuscire ad ingranare, si è distinto sempre tra i migliori. Oltre alle ottime performance, fin da subito si è messo in evidenza per le sue doti umane: nonostante la giovane età, mai una parola o un atteggiamento fuori posto, sempre tanto sacrificio e tanto impegno, a servizio della squadra. 

In questi anni è cresciuto e assieme a lui il Parma. E così, con il ritiro di Buffon, Pecchia non ci ha pensato due volte ad affidargli la fascia da capitano. Nonostante ci fossero compagni più esperti di lui, nessuno ha mai messo in discussione questa scelta. D'altro canto per Delprato non è una prima volta: durante tutta la trafila delle giovanili all'Atalanta, Enrico ha indossato la fascia al braccio. Insomma la leadership è un qualcosa di innato, che ha fin da quando era bambino. Nonostante ciò, raccogliere l'eredità di Buffon era tutt'altro che semplice. Una figura di carisma come l'ex numero uno del Parma è difficile da rimpiazzare, soprattutto se quella persona si chiama Gianluigi Buffon e in carriera ha vinto tutto.

Eppure Delprato fin da subito con grande umiltà e responsabilità ha accolto questo nuovo ruolo, facendosi rispettare prima di tutto come esempio. Dentro e fuori dal campo, finora il suo operato è stato impeccabile. Le sue parole sono sempre misurate e ponderate, il suo atteggiamento sempre propositivo e costruttivo. Quando c'è stato bisogno di metterci la faccia lo ha sempre fatto, come dopo la controversa gara contro il Modena, indirizzata dagli episodi arbitrali. In campo la sua presenza si fa sentire e la sua grinta e la sua fame trascinano i compagni. Il gol contro il Pisa è il giusto riconoscimento per un ragazzo che sembra un veterano, un giocatore che racchiude l'essenza della nuova mentalità del Parma. Enrico Delprato, capitano del presente e del futuro.