Ndiaye, un inizio shock e la pubalgia: l'impatto in gialloblu è da dimenticare
Abdoulaye Ndiaye è stato preso in estate per sopperire ad una mancanza della difesa crociata da diverse stagioni: un centrale di piede mancino di sicuro affidamento, che potesse sostituire Lautaro Valenti o almeno fornire un cambio di livello all'argentino che negli anni a Parma ha vissuto tanto di alti e bassi. Il centrale senegalese alla terza di campionato si è ritrovato titolare e ha giocato dal primo minuto per quattro partite di fila, alternando buone chiusure ad errori veramente grossolani.
Poi alla quinta di fila da titolare il disastro contro il Genoa: tanti palloni regalati, due gialli nel giro di cinque minuti e una partita rovinata, sia a livello personale che di squadra. Mister Cuesta poi gli ha dato fiducia in altre due occasioni, contro Bologna e Milan, richiamandolo però in panchina dopo poco più di un tempo di gioco. Le possibilità che già in questo periodo soffrisse della pubalgia che lo ha fermato ora sono tante, ma le prestazioni non sono comunque state all'altezza della situazione.
Ora si è operato per sistemare la fastidiosa pubalgia e tornerà a disposizione soltanto a girone di ritorno inoltrato. Sicuramente non è l'approccio al campionato italiano che aveva sognato e nemmeno quello che la dirigenza crociata aveva sperato. C'è tempo per far ricredere tutti, ma ci sarà da lavorare duro per rientrare nelle rotazioni e mostrare affidabilità e solidità. Con una salvezza da conquistare.


