Rinnovo meritato, ma adesso serve un cambio di marcia: Valeri deve ritrovare i suoi assist. Il Parma ne ha bisogno per avere un’arma in più in attacco

“A Parma mi sono inserito subito bene già nel gruppo dello scorso anno, ho voluto questo rinnovo e lo voleva anche la società. L'intenzione comune era di proseguire insieme”. Così Valeri ha commentato il suo rinnovo alla Gazzetta di Parma. Un prolungamento senza dubbio meritato, dal momento che Emanuele è stato uno dei principali artefici della salvezza nella scorsa stagione: due gol ma soprattutto sei assist. Indimenticabile quello servito a Mateo Pellegrino per il gol che ha abbattuto la Juventus nella sfida del Tardini. E anche in questa stagione Valeri aveva iniziato nel migliore dei modi: due assist nella sfida contro il Pescara, che sembravano aver consolidato del tutto l’asse con l’attaccante argentino. Poi però in campionato qualcosa è cambiato: complici forse gli avversari sulla carta molto tosti, Valeri ha faticato nelle prime due giornate di Serie A, mancando non solo al momento del cross ma in generale nell’apporto alla squadra. Un piccolo incidente di percorso, che può sempre accadere, ovviamente, e che in parte è già stato rimediato nella trasferta di Cagliari.
Nella gara dell’Unipol Domus, infatti, Valeri è stato senza dubbio uno dei migliori in squadra, facendosi vedere spesso in avanti e mettendo al centro un paio di cross interessanti, che però non sono stati capitalizzati dai compagni. Tra le cose che sono mancate al Parma in questo inizio di stagione ci sono proprio gli assist di Emanuele Valeri, che finora ha faticato a trovare quell’intesa con i compagni che invece l’anno scorso ha portato al consistente bottino di sei assist (come dicevo già in apertura). E questo è un vero problema per la squadra di mister Cuesta: il piede educatissimo di Valeri è una delle armi più potenti a disposizione dei gialloblu, e non riuscire a utilizzarla è necessariamente un grosso handicap. Soprattutto considerando i moduli adottati dal tecnico maiorchino, il 3-5-2 e il 3-4-2-1, che prediligono inevitabilmente lo sviluppo del gioco sulle fasce, lasciando grande spazio di manovra e possibilità di spinta agli esterni. Cosa che, tra l’altro, a Valeri piace molto: "Mi sento più sicuro, sapendo di avere alle spalle un compagno che mi copre, e ho più possibilità di esaltare le mie caratteristiche di corsa e di crossare dal fondo".
Adesso però sarebbe il momento di sfruttarle queste potenzialità, perché finora non è stato fatto. E anche per questo il Parma è stato capace di raccogliere solamente un punto nelle prime tre sfide. Valeri ha più volte ribadito (sia in conferenza stampa sia nell’intervista a GdP) come lui e Pellegrino abbiano una bella intesa, che migliora ogni giorno in allenamento. Questa si è vista appunto nella già citata gara di Coppa Italia contro il Pescara, mentre in campionato è ancora latitante. Da adesso in poi sarà dunque fondamentale che Valeri alzi i giri del motore e che torni a essere un vero e proprio perno offensivo della squadra, perché è lui uno dei principali giocatori che possono aumentare davvero la qualità nella squadra. I suoi cross sono risultati più volte decisivi, le sue galoppate sulla fascia hanno condotto i crociati verso la salvezza nella passata stagione. Tempo ce n’è, ovviamente, e Valeri è ben consapevole della situazione: con le sue qualità, se espresse al massimo, il Parma avrà una freccia in più nella sua faretra in questa lotta salvezza.