Dalle difficoltà possono nascere nuove opportunità: che sia finalmente il turno di Cremaschi? E anche per altri è il momento di sfruttare la propria occasione
La partita contro il Bologna di domenica scorsa è stata la perfetta rappresentazione del classico modo di dire “piove sul bagnato”: non solo da un punto di vista letterale (dal momento che la gara si è giocata parzialmente sotto un temporale), ma anche perché oltre alla sconfitta il Parma ha rimediato un’espulsione e due infortuni. Ma se nel caso della prima si può puntare il dito contro l’ingenuità di Ordonez, nel secondo non resta che rivolgersi nei confronti della dea bendata e prendersela con i suoi tiri mancini: perché, come si suol dire (mi perdonerete il secondo modo di dire in pochissime righe), “se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo”. E nell’ultimo periodo a Parma è sembrata avere la precisione di un cecchino: in estate gli infortuni di Ondrejka e Frigan, poi i problemi fisici di Valenti e Oristanio, cui è seguito l’infortunio di Valeri, probabilmente l’uomo più decisivo in zona offensiva della squadra. A questi incidenti si sono aggiunti i guai fisici di Almqvist e adesso gli infortuni di Circati ed Estevez. Una prima parte di stagione che ha tutte le sembianze di un’ecatombe (con i dovuti paragoni del caso).
Allo stesso tempo, adesso è il momento di voltare pagina, necessariamente. Perché se, parafrasando le parole dell’ex presidente degli Usa Harry Truman, “un ottimista è colui che crea opportunità dalle sue difficoltà” (perdonerete anche il citazionismo), allora questo Parma ha tutte le potenzialità di trovare nuove soluzioni per uscire da questa spirale di assenze. E questo potrebbe essere il momento proprio di quel ragazzo a stelle e strisce che è arrivato da poco ma che ancora non ha avuto modo di mostrare le sue qualità con la maglia crociata: mi riferisco ovviamente a Benjamin Cremaschi, che ha già fatto il suo esordio in Serie A, ma niente più. E questo, come dicevo, potrebbe essere davvero il suo momento, vista l’assenza di Ordonez per espulsione e il lungo stop cui sarà costretto Estevez. Mister Carlos Cuesta potrebbe decidere di inserire lo statunitense come titolare all’interno del centrocampo per la prossima sfida contro il Milan e, a mio modesto parere, sarebbe assolutamente una scelta azzeccata, visto il piano tattico adottato dal tecnico maiorchino nelle ultime settimane. Anzi, Cremaschi garantirebbe quella spinta offensiva e quegli inserimenti che tanto sono stati richiesti nelle ultime settimane al Parma: per quanto si è visto nelle sue gare con l’Under 20 statunitense queste sono proprio alcune delle sue caratteristiche principali. Il tempo è maturo e gli eventi degli ultimi giorni sembrano quasi un segnale divino nei confronti di Cremaschi.
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Il giovane Benjamin non è però l’unico che dovrà sfruttare la sua occasione. Perché anche nel reparto difensivo ci sono importanti defezioni: Circati sarà ai box per molte settimane, mentre Valeri potrebbe recuperare per il Milan, ma solo per la panchina. Dunque mister Cuesta dovrà inventarsi nuove soluzioni anche per la linea difensiva, dove sostanzialmente sono tre i giocatori in ballo per una maglia: assodate le titolarità di Delprato, Valenti e Britschgi, a contendersi il quarto posto saranno Ndiaye, Troilo e Lovik. I primi due sono sostituti “naturali” di Circati, mentre il norvegese potrebbe essere impiegato in caso Delprato fosse accentrato in coppia con Valenti. In ogni caso, per tutti e tre questi giocatori vale lo stesso principio: è il momento di sfruttare la propria occasione. Tutti infatti hanno mostrato delle fragilità in questo inizio di stagione, chi per un motivo chi per un altro. Adesso però l’assenza forzata di Circati e il lento recupero di Valeri aprono per loro una nuova opportunità: e questa volta la dovranno sfruttare se vorranno giocarsi appieno le proprie carte in vista del prosieguo della stagione.
In definitiva, tirando le somme, questo è un momento senz’altro difficile per il Parma, alla luce delle tante defezioni occorse alla squadra guidata da Carlos Cuesta. Allo stesso tempo, questi problemi possono potenzialmente diventare fonte di nuove opportunità per diversi giocatori crociati che in questo inizio di stagione hanno avuto meno spazio, oppure lo hanno sfruttato male. Starà a loro far ricredere tutto l’ambiente, dall’allenatore ai tifosi: è questo il momento giusto.
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