Netto passo in avanti rispetto al derby, ma per il salto di qualità servono più cattiveria e un attaccante alla... Martinovic. Che bella sorpresa Camara, deludono i subentrati

06.12.2022 00:00 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Netto passo in avanti rispetto al derby, ma per il salto di qualità servono più cattiveria e un attaccante alla... Martinovic. Che bella sorpresa Camara, deludono i subentrati
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Dopo la rocambolesca batosta nel derby col Modena, ci si attendeva una pronta reazione da parte del Parma. Reazione che puntualmente è arrivata, seppur non accompagnata dai tre punti. In estate, molto probabilmente, avremmo firmato tutti o quasi per un pareggio a Cagliari, ma per la superiorità mostrata in campo dai crociati per gran parte dell'incontro, il rammarico non può che essere tanto per la vittoria sfuggita nella seconda frazione di gioco. L'episodio sfortunato che ha visto protagonista Chichizola ha inevitabilmente cambiato il volto al match, ma se il Parma non è riuscito a tornare a casa con l'intera posta in palio lo si deve anche alla solita poca cattiveria sotto porta della squadra ducale, autrice di diverse situazioni pericolose in area avversaria non concretizzate a dovere. Per il tanto atteso salto di qualità, dunque, servirà maggiore cinismo in avanti: anche (e soprattutto) da Roberto Inglese, il quale continua a lottare come un leone contro le difese avversarie, non riuscendo però ad incidere concretamente come ad inizio stagione. La speranza è che il centravanti di Lucera possa ritrovare presto il feeling col gol, anche perché con una mole di gioco così importante creata ogni volta dalla squadra sarebbe un vero peccato continuare a perdere punti per strada. A questo Parma serve come il pane un bomber, un killer d'area di rigore che segni una giornata sì e l'altra pure: per intenderci un attaccante "alla Martinovic", la giocatrice della compagine femminile gialloblù che, nonostante il non brillantissimo andamento della squadra guidata da Panico, sta trovando la via della rete con invidiabile continuità. 

Tornando alla squadra maschile e, in particolare, alla trasferta in terra sarda, vorrei porre l'accento sullo scarso contributo fornito dai giocatori subentrati. Da gente che sta trovando poco spazio come Tutino, Benek e Bonny mi aspetterei maggiore voglia di incidere. Insomma, sì, quella fame che, già da qualche mese, sta mettendo in campo Drissa Camara, una delle grandi rivelazioni di queste prime quindici giornate di campionate. Il 20enne ivoriano non dispone certo dei mezzi tecnici di Vazquez e Bernabè, non ha l'esperienza di Inglese e Tutino e nemmeno il fisico esplosivo di Bonny, ma in compenso ha una voglia incredibile di emergere e di dare il proprio contributo al Parma, squadra che lo ha fatto crescere e che lo ha portato a calcare palcoscenici importanti. Che questa meravigliosa favola possa continuare fino a fine stagione e, perché no, possa servire da esempio anche agli altri ragazzi della rosa gialloblù.