Repice: “VAR inutile e dannoso. Non mi piace parlare di arbitri”

06.12.2025 08:54 di  Francesco Servino   vedi letture
Repice: “VAR inutile e dannoso. Non mi piace parlare di arbitri”
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Il noto radiocronista sportivo Francesco Repice ha rilasciato un’intervista a News.superscommesse.it, nella quale ha parlato di diversi argomenti riguardanti la Serie A, a cominciare dagli arbitri e dall’uso del VAR: “Io ho la mia idea, credo che il VAR sia uno strumento inutile e, anzi, pure dannoso. Sinceramente credo nella capacità e nella autorevolezza degli arbitri. Non mi piace proprio parlare di arbitraggi, non mi appassiona. Ho sentito, al termine di Roma-Napoli, infiniti dibattiti sul fallo presunto di Manu Koné, salvo che poi Hojlund fa 40 metri palla al piede e nessuno lo ferma: così poi tutti i discorsi perdono di importanza”. Qui un altro estratto della sua intervista, dove si parla di Yldiz, Nico Paz e del momento della Fiorentina:

Parlando di temi più appassionanti, allora, ci sono due ragazzi del 2005 che stanno brillando in Serie A: Nico Paz e Yildiz. Ha una preferenza su uno dei due? Crede che potranno ripercorrere le orme dei grandi numeri 10 del passato della Serie A?
“Sicuramente hanno entrambi le potenzialità per farlo, sono chiaramente fortissimi. Yildiz è più attaccante, Nico Paz è più uomo squadra. Il turco è più potente e ha più strappo nel dribbling, l'argentino più elegante e ha più visione. Insomma, non voglio fare paragoni perché quando si fanno i paragoni si finisce per sembrare ridicoli. Sono due giocatori fortissimi, pazzeschi, ma sono diversi”.

C'è una squadra che è in enorme difficoltà, ed è la Fiorentina? C'è una ricetta per salvarsi? Vanoli è l'uomo giusto?
“Non c'è una ricetta, è una questione molto complessa. Io credo che un grosso problema sia il fatto che a Firenze non si aspettavano di lottare per non retrocedere: se allestisci una squadra per altri obiettivi e ti trovi in quel ginepraio, certamente non è facile. Per me, credo non sia una questione di tecnica, di tattica: adesso, come ha detto Dzeko, si tratta di remare tutti dalla stessa parte, di unire le forze, di avere grinta, anche se non è facile. Ci sta che il pubblico sia innervosito da questa storia. Indubbiamente, fattori come la morte di Joe Barone o i problemi col vecchio ds Pradé lasciano strascichi in uno spogliatoio, però c'è da lavorare per rimettersi in piedi, isolandosi da tutto”.

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