Cyprien e Shom saranno i migliori acquisti del Parma 2020/21. Gettare la croce sul francese è facile, credere in loro un obbligo. Ripartire subito, ma i quattro punti bruciati fanno malissimo

14.12.2020 11:30 di Simone Lorini Twitter:    vedi letture
Cyprien e Shom saranno i migliori acquisti del Parma 2020/21. Gettare la croce sul francese è facile, credere in loro un obbligo. Ripartire subito, ma i quattro punti bruciati fanno malissimo
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© foto di DANIELE MASCOLO

NESSUNO TOCCHI CYPRIEN. Il pari di San Siro non è addebitabile al francese, nonostante "affibbiare la colpa" sia uno degli sport più in voga in Italia, ben più del calcio stesso. Lo scrivo tutto maiuscolo per passare un concetto che ho già letto troppe volte tra ieri sera e stamattina, anche complice un'amarezza che non può non esserci, nonostante quanto fatto dal Milan per vincere una partita che avrebbe meritato e che invece si è ritrovato a perdere 0-2 dopo un'ora di gioco. Perchè nel calcio italiano non vince chi merita ma vince chi fa gol e noi lo sappiamo bene dopo due anni di Serie A con D'Aversa alla guida. Concetto che rafforzo dicendo che per me Sohm e Cyprien sono entrati in partita alla grandissima, con lo sguardo rivolto verso la porta di Donnarumma e non quella di Sepe, senza nessuna intenzione di buttare via palla ma provando a tessere una manovra che la squadra aveva smarrito da un pezzo, complice la stanchezza dei suoi interpreti. Davvero difficile assegnare insufficienze ieri, anche se Karamoh lascia il campo con la solita sensazione di aver giocato al 60% ed è davvero un peccato, perché al 100% questo ragazzo potrebbe fare davvero scintille, almeno questa è la mia impressione. 

Resto convinto che una volta amalgamati appieno nel gruppo e abituati al calcio italiano, svizzero e francese (parlo di Cyprien) saranno i migliori acquisti del Parma 2020/21, ancora più del sorprendente Osorio, che anche ieri ha messo in campo una prova davvero importante. Se lima alcuni difetti di aggressività, il venezuelano è destinato a diventare una colonna portare della squadra per tanti anni, anche per la sua particolarissima struttura fisica, che lo rende la perfetta combinazione di forza e velocità. Tanta roba, direbbe qualcuno. 

È altrettanto evidente che pareggiare per la seconda volta 2-2 a San Siro dopo aver collezionato il doppio vantaggio, brucia (specie se li perdi in fotocopia rispetto a quanto fatto con l'Inter: gol dell'1-2 subito e pari in pieno recupero, ndr). Brucia parecchio, ma accontentiamoci di aver mosso la classifica in una domenica dove tutte, eccezione fatta per il Crotone, non sono stato in grado di farlo, dall'undicesimo posto in giù. Tenendo ben presente che la salvezza si ottiene vincendo nell'era dei tre punti a successo, torniamo al Tardini per giocare una gara ancora più gagliarda e attenta rispetto a quanto fatto ieri, sperando che la sorte ci regali un sorriso fino al 95esimo (altrimenti è inutile).