Al Tardini è stata una grande festa, vietato però abbassare la guardia. Quarto posto, sogno o utopia?

08.05.2023 00:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Al Tardini è stata una grande festa, vietato però abbassare la guardia. Quarto posto, sogno o utopia?

Al Tardini è stata una giornata perfetta: uno spettacolo sugli spalti, una squadra che lotta e vince con merito e la celebrazione degli eroi della storia del Parma Calcio. Allo stadio si respirava grande entusiasmo e, dopo qualche annata difficile, finalmente l'ambiente sta tornando ad essere positivo. I tifosi bresciani hanno invaso il Settore Ospiti, contribuendo a creare il contesto da grandi occasioni, ma i veri protagonisti oggi erano in Curva Nord. La bellissima iniziativa della società, che sta cercando di riconquistare la fiducia della città, è stata una mossa azzeccata: riportare al Tardini gli eroi dell'impresa di Wembley del 1993 è un regalo fatto ai tifosi di ieri, che hanno potuto rivivere emozioni indimenticabili, e anche a quelli di oggi e di domani, che costruiranno il presente e il futuro del club, consapevoli del patrimonio storico e del valore che il passato del Parma ha. La coreografia della Nord è stata da brividi e da tempo non si vedeva uno spettacolo così: rivedere quell'undici schierato sugli spalti della curva ha acceso il Tardini, compresi i tanti bambini presenti, che pur non avendo vissuto certe emozioni, son rimasti colpiti dal fascino di questa celebrazione.

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Venendo alla partita, si è vista una squadra consapevole delle proprie qualità, un gruppo compatto che lotta per ottenere la vittoria. Nonostante il brutto secondo tempo di Benevento, i crociati sembrano in costante crescita nelle ultime uscite, soprattutto al Tardini, e sono tornati a far sognare i tifosi. Sarà il fatto di avere tutto il gruppo a disposizione, sarà la fiducia ritorvata dopo una serie positiva, ma ora il Parma sembra una squadra vera, non più quell'oggetto misterioso capace di vincere a Frosinone e crollare in casa contro SPAL e Benevento. Quello che senza dubbio sta facendo la differenza, tralasciando un attimo fattori tecnici quali il momento di grazia di Bendyczak e un ritrovato Man, è l'aspetto mentale: Pecchia è stato capace di toccare le corde giuste per far rendere al meglio i singoli e contemporaneamente compattare il gruppo attorno all'obiettivo comune. Ora però bisogna rimanere sul pezzo, perché nulla é stato fatto. Questo mese e mezzo positivo ha risollevato una stagione che, non dobbiamo dimenticarcelo, è stata tutt'altro che convincente. Oggi è arrivata la certezza matematica dei playoff, ed è giusto gioire, ma di certo questo non basta. Perché ai nastri di partenza ci si aspettava molto di più, perché il Parma ha buttato via punti troppo spesso in questo campionato. Questo mese e mezzo non cancella una stagione intera: ecco perché bisogna rimanere sul pezzo, per arrivare nelle condizioni migliori possibili ai playoff e provare a giocarsela. Ora la squadra è in fiducia, ma saprà reagire alle prime difficoltà? I playoff non perdonano, il Parma li affronterà per la prima volta nella sua storia e dovrà continuare a lottare con questa mentalità per provare a giocarsela. Non basterà quanto visto fino a qualche mese fa.

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Prima dei playoff ci sono però due gare a cui pensare, come prontamente ha ricordato Pecchia in conferenza: sabato sfida insidiosa a Ferrara contro una SPAL che è veramente all'ultima spiaggia per la salvezza, mentre tra due settimane arriva al Tardini il Venezia, una delle squadre più in forma del campionato. Saranno due test fondamentali per due motivi: il primo, come detto, è quello di tenere alta la concentrazione, lavorando al meglio per continuare la striscia di vittorie e continuando ad aggiungere mattoncini sulle prime fondamenta solide che vediamo da settembre a questa parte. Ma anche la classifica può dare un valore a queste ultime due partite: il Parma non è ancora tagliato fuori dalla corsa dal quarto posto, che consente di accedere direttamente alle semifinali. Certo, rimane molto difficile e complicato, ma è un sogno, non un'utopia: questa Serie B è imprevedibile e tutto può succedere. Il Sudtirol al momento dista tre punti: essendo in vantaggio negli scontri diretti (il Parma ora paga le due prestazioni oscene contro gli altoatesini), c'è bisogno che nelle ultime due gare non faccia più di un punto. Settimana prossima ospiterà un Cittadella a caccia di punti salvezza, mentre all'ultima giornata giocherà sul difficile campo di Modena, dove i canarini potrebbero ancora giocarsi un posto ai playoff. Difficile quindi? Sì, assolutamente, ma non impossibile. Ecco perché bisognerà cercare di far bottino pieno in queste ultime giornate: Pecchia l'ha ribadito, bisogna pensare di partita in partita, ma ha anche aperto ad una risalita in classifica, sottolineando quanto sia imprevedibile questa Serie B. Solo una cosa invece è certa: il Parma dovrà pensare a sé stesso, senza adagiarsi sul ritrovato entusiasmo, ma usandolo come ulteriore incentivo per questo finale di stagione, che si preannuncia bollente.

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