40 milioni di buone intenzioni: come hanno reso gli 8 di Krause

26.12.2020 19:12 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
40 milioni di buone intenzioni: come hanno reso gli 8 di Krause
TUTTOmercatoWEB.com

Tra il dire e il fare c'è di mezzo... il campo. E così capita che a volte il percorso di crescita di alcuni giocatori non vada di pari passo con le aspettative. Un po' come accaduto in questa prima parte di campionato alla stragrande maggioranza dei nuovi acquisti del Parma, giovani di belle speranze che, almeno per il momento, non hanno reso come ci si aspettava. Ma si tratta, appunto, di ragazzi con poca esperienza, per giunta provenienti da campionati esteri (eccezion fatta per Nicolussi Caviglia, che però la Serie A l'ha assaggiata solamente per qualche minuto ai tempi della Juve): pertanto sarebbe ingeneroso avventurarsi in giudizi definitivi, a maggior ragione se anche i più esperti della rosa gialloblù stanno facendo fatica ad ingranare.

A dire il vero, uno degli otto nuovi arrivi sta giocando con grande continuità, fornendo peraltro prestazioni di livello. Mi riferisco al nazionale venezuelano Yordan Osorio, sicuramente il più pronto di tutti: un difensore affidabile e granitico capace di combinare rapidità e forza fisica. Il suo apporto sarà indubbiamente fondamentale, sia per il presente che per il futuro del club emiliano. Chi invece sta deludendo di più è Wylan Cyprien, centrocampista classe 1995 che in realtà non è propriamente un giocatore di primo pelo: alle spalle, infatti, l'ex Nizza ha 127 presenze in Ligue 1 e 7 in Europa League: gettoni peraltro conditi da 24 gol e 12 assist. Non poca roba, insomma. Ma a sua parziale discolpa va detto che viene da un grave infortunio che evidentemente continua in qualche modo a condizionarne le prestazioni. E' un patrimonio della società, e come tale va aspettato e, possibilmente, valorizzato.

Nulla si può dire al momento su Valentin Mihaila, talentino rumeno ancora ai box per infortunio. Mentre qualche parola positiva possiamo indubbiamente spenderla nei confronti del sopraccitato Hans Nicolussi Caviglia, che seppur solamente in Coppa Italia contro avversari "minori", ha mostrato qualità interessanti e dispensato un paio di assist vincenti per i compagni. A lui, che probabilmente ha già terminato la stagione per via di una lesione al crociato, vanno i più sinceri auguri di pronta guarigione da parte dell'intera redazione di ParmaLive.com

Sprazzi di talento alternati a fasi di acerbità è ciò che ci ha regalato sino a questo momento Simon Sohm, uno dei prospetti più interessanti in assoluto del nostro campionato: il nazionale svizzero potrebbe davvero rappresentare uno dei punti di forza sia del Parma di oggi che di quello del domani, ma dovrà essere bravo a calarsi in questa nuova realtà il prima possibile, anche perché la squadra, invischiata nella lotta per non retrocedere, ha bisogno di lui subito. Altro ragazzo di cui si parla un gran bene è Maxime Busi, laterale proveniente dallo Charleroi che sin qui ha potuto giocar poco perché frenato da un problema fisico. Da quando è tornato a disposizione di Liverani, tuttavia, il belga non ha pienamente convinto: l'impressione è che il classe 1999 abbia ampi margini di miglioramento, ma dovrà lavorare sodo da qui a fine campionato per migliorare soprattutto sul piano della personalità e a livello difensivo. Altra scommessa che il Parma vorrebbe vincere è quella relativa a Juan Francisco Brunetta, trequartista argentino a cui, a mio modesto avviso, andrebbero concessi maggiore fiducia e minutaggio. La classe c'è, la fantasia pure (lo abbiamo visto soprattutto nelle gare contro Cosenza e Crotone): l'ex Godoy Cruz ha "solamente" bisogno di adattarsi al nostro campionato. Di certo non lo aiuterà continuare a fare panchina. Chiudo con Lautaro Valenti, altro acquisto a tinte albiceleste. Il centrale, cercato in estate anche da club di prestigio come la Roma, ha avuto la sfortuna di trovare davanti a sé l'impeccabile Osorio e l'imprescindibile Bruno Alves. Ma ha ancora tutto il tempo per provare a scalare le gerarchie e tentare di ripetere quanto di buono mostrato in Argentina tra le fila del Lanus.