Tre anni di B hanno insegnato tanto. Se Pecchia chiederà rinforzi, Krause risponderà presente

Il campionato è finito, non ci sono più obiettivi da raggiungere o derby da giocare, così per il Parma si apre la prima settimana nella quale pensare a bocce ferme al futuro. Non che la dirigenza crociata non lo stesse facendo già da tempo, con programmazione e con un occhio alla massima serie già da alcune settimane, ma da qualche giorno i pensieri di tutto l'ambiente Parma sono rivolti solo alla prossima stagione e ai mesi di calciomercato che ci aspetteranno prossimamente.

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Il blocco che ha portato il Parma in massima serie è più unito che mai e questo certamente ha fatto la differenza in un campionato difficile e lungo come la Serie B, ma tra il campionato cadetto e la massima serie la differenza è importante, come ha sottolineato anche mister Fabio Pecchia: "La differenza tra la Serie B e la Serie A è ancora tanta. Rispetto a tanti anni fa, nella stessa massima serie, ci sono due campionati a due diverse velocità. In questo momento, da neopromossa, non abbiamo troppo da chiedere. La società è ben strutturata a tutti i livelli e dobbiamo tutti lavorare bene da neopromossi per il prossimo campionato".

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Ma si dovrà alzare l'asticella del rendimento o anche quella della qualità della rosa? Probabile che mister Pecchia si riferisse ad entrambe, con qualche scelta, magari anche dolorosa, che dovrà essere fatta nelle prossime settimane. Qualche innesto, e di conseguenza qualche uscita, dovranno certamente essere fatti per affrontare la Serie A, rinunciando a qualcuno degli artefici della promozione per fare spazio a qualche "investimento" di mister Krause.

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Il presidente crociato non ha badato a spese in questi primi anni di Parma e la sensazione è che dopo aver visto la fatica fatta per tornare in Serie A ed i soldi spesi in questi tre anni senza grandi ritorni economici, non farà mancare il suo apporto alla rosa per renderla da subito all'altezza della situazione. Il progetto crociato è a lungo termine e non passa solo dai risultati sportivi, ma comunque tanto del futuro e della sostenibilità aziendale passa dal campo, e la Serie A è un requisito fondamentale. Ma questo Krause l'ha imparato e non si tirerà indietro se serviranno sforzi per migliorare la rosa su indicazione del tecnico e dell'area sportiva. 

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