Fiorentina alla ricerca di un dirigente esperto ma anche uomo di campo che conosca l'ambiente

20.12.2025 09:48 di  Saverio Botticelli   vedi letture
Fiorentina alla ricerca di un dirigente esperto ma anche uomo di campo che conosca l'ambiente
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© foto di Federico De Luca 2025

La Fiorentina, continuando su questa strada, rischia seriamente di non riuscire a interrompere una spirale negativa fatta di sconfitte, prestazioni deludenti e figuracce che si susseguono dall’inizio della stagione. L’ultima, particolarmente amara, è arrivata giovedì a Losanna in Conference League, un altro colpo a una storia viola lunga oltre cento anni e oggi sempre più mortificata.

Per cercare una scossa, la squadra resterà in ritiro senza una scadenza precisa: l’obiettivo minimo è tornare alla vittoria in campionato, evento che finora è mancato. Paolo Vanoli, almeno per ora, resta saldo sulla panchina, ma la sua posizione è tutt’altro che tranquilla e continua a essere attentamente valutata. Tuttavia, al di là delle responsabilità tecniche, il sentimento che serpeggia tra i tifosi è chiaro: prima ancora dell’allenatore, serve rafforzare la struttura societaria.

All’interno del Viola Park è in corso una riflessione profonda sulla necessità di inserire un dirigente di grande esperienza, autorevole e capace di gestire momenti di crisi come quello attuale. I nomi che circolano sono di primo piano: da Giuntoli a Sabatini, passando per Paratici. C’è anche chi sogna un ritorno di Cesare Prandelli, magari in un ruolo dirigenziale come direttore tecnico, anche se al momento non risultano contatti concreti, come riportato da Tuttosport.

Nel frattempo si muove anche il mondo degli ex viola, segnale di un vuoto evidente: manca una figura di riferimento costantemente vicina alla squadra. Da Mutu a Borja Valero, fino a Sébastien Frey, in molti hanno fatto sentire la propria voce. Proprio l’ex portiere ha affidato a Instagram un messaggio forte e diretto: indossare la maglia viola è un privilegio, rappresentare Firenze un onore. Chi non se la sente, può farsi da parte. Un monito chiaro, accompagnato da un avvertimento che risuona come un incubo: la Fiorentina non può e non deve finire in Serie B.

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