Perfezionista instancabile, coinvolgente e allenamenti mirati: pochi giorni ma l'impatto di Cuesta è già visibile

C’è qualcosa di nuovo nell’aria al Mutti Training Center di Collecchio. Non si tratta solo di schemi o esercitazioni inedite, ma di un’energia che si respira in ogni angolo del campo. Il protagonista è Carlos Cuesta, allenatore del Parma, che a soli 29 anni - 30 tra pochi giorni - ha preso in mano la panchina crociata con una determinazione e una freschezza che non passano inosservate. Fino a un mese fa, Cuesta era il fidato vice di Mikel Arteta all’Arsenal. Un ruolo di prim’ordine, in uno dei club più prestigiosi d’Europa. Ma ora è lui il numero uno, il timoniere di una squadra ambiziosa che vuole consolidarsi e puntare in alto. Una scelta audace da parte del Parma, che ha deciso di affidare il proprio progetto tecnico a un allenatore esordiente, senza alcuna esperienza da capo allenatore. Ma la fiducia, da queste parti, è stata chiara fin dal primo giorno. E Cuesta, da parte sua, sta facendo di tutto per ripagarla.
Dalla prima sessione di ritiro, l’impatto è stato immediato: atteggiamento positivo, sorriso sulle labbra, linguaggio del corpo coinvolgente. Il tecnico spagnolo ha saputo guadagnarsi l’attenzione e la stima del gruppo con carisma e lavoro. Non urla per imporsi, ma parla, spiega, corregge. Lo fa in modo puntuale e preciso, parla fluentemente in sei lingue diverse, a testimonianza di una preparazione non solo tecnica, ma anche relazionale. E lo fa senza distinzioni: titolari e giovani ed esperti. Tutti sono al centro del progetto. Cuesta lavora molto sulla comprensione del gioco, non solo sull’esecuzione. I suoi allenamenti sono intensi, ma intelligenti. Chiede movimenti coordinati, chiede di attaccare la profondità con i tempi giusti e di reagire immediatamente alla perdita del pallone con aggressività e compattezza. Vuole una squadra che sappia leggere le situazioni, che sia proattiva e solidale.
Durante l’amichevole in famiglia giocata al Tardini, Cuesta ha mostrato un’altra faccia del suo carattere: quella del perfezionista instancabile. Mai fermo, sempre in piedi nell’area tecnica, continuamente a gesticolare, a dare indicazioni, a incitare. Le sue urla non sono rabbiose, ma pedagogiche. Il suo obiettivo è chiaro: far arrivare il proprio messaggio a ogni singolo giocatore, dal primo all’ultimo. E la squadra, dal canto suo, sembra già rispondere con convinzione. Manca meno di un mese alla prima uscita ufficiale al Tardini. Le risposte, quelle vere, arriveranno solo allora. Ma intanto l’entusiasmo è palpabile. Parma ha scelto un allenatore giovane, certo, ma con idee precise, spirito di iniziativa e una voglia matta di lasciare il segno. Carlos Cuesta non sarà solo una scommessa: se il gruppo continuerà a seguirlo, potrebbe diventare una delle rivelazioni della stagione.
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