La prima di Cuesta: paragoni con il passato in un contesto più maturo

Carlos Cuesta, scelta a sorpresa della audace dirigenza ducale, rappresenta una scommessa che tutti i sostenitori del Parma vogliono vincere e accompagnare. Troppo naturale il paragone con Enzo Maresca, fresco campione del mondo per club con il Chelsea ma assolutamente fuori contesto in Emilia a suo tempo. Troppo vivo, invece, il ricordo di Fabio Pecchia per credere che nel calcio italiano proporre calcio offensivo possa essere efficace a prescindere. L’era Krause è sempre stata caratterizzata da una forte impronta offensivista, tendente quasi alla ricerca dello spettacolo a tutti i costi, ma il panorama calcistico italiano spesso si è bruscamente opposto ai sogni della dirigenza crociata. Soltanto qualche mese fa, Cristian Chivu era chiamato a sostituire in panchina Pecchia, ereditando una situazione estremamente complicata, determinata da scontri diretti malamente perduti e un atteggiamento difensivo completamente inefficace per la categoria.
Ora il progetto è probabilmente più maturo e, nonostante l’approccio più equilibrato di Chivu sia stato determinante per la salvezza raggiunta, in rosa ci sono prospetti estremamente dotati dal punto di vista tecnico e fisico, capaci di fare le fortune di Cuesta e del suo approccio di gioco. La scommessa della società ducale potrà reggere se la quota di caratura tecnica sarà sufficiente ad ammortizzare i limiti di un gioco offensivo, molto orientato al possesso palla ma ancora poco alla corsa e all’interdizione (doti essenziali per le suqdre che lottano per la salvezza). I limiti contro i quali hanno sbattuto prima Maresca e Pecchia poi, saranno insormontabili anche per Cuesta? L’ultima riflessione che l’insediamento di Cuesta impone di afforntare è la seguente: è imprescindibile effettuare un gioco offensivo e spettacolare per aumentare il valore di mercato dei calciatori i o una gestione più difensivista potrebbe comunque fungere da soluzione in questo senso (vedasi ad esempio Chivu con Leoni)?
LEGGI QUI: Parma di Cuesta camaleontico: tre schemi provati nell'amichevole