Suzuki, Leoni, Bernabé... saper dire di 'no' è già un punto a favore sul mercato per costruire il Parma che verrà

13.07.2025 00:00 di  Simone Brianti   vedi letture
Suzuki, Leoni, Bernabé... saper dire di 'no' è già un punto a favore sul mercato per costruire il Parma che verrà
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Il Parma non ha fretta, ma ha le idee chiare. La nuova stagione è appena iniziata con i consueti test fisici e atletici, e martedì scatterà ufficialmente il ritiro precampionato. Il progetto è ambizioso, ma ben radicato: la società vuole crescere, puntare in alto, ma senza smarrire l’equilibrio che ha portato i crociati a confermarsi con la salvezza in Serie A. E lo dimostra la gestione del mercato: dire "no" ai giocatori importanti è già un primo segnale di maturità e visione.

Suzuki, Leoni, Bernabé sono solo alcuni dei nomi che hanno attirato attenzioni dall’esterno. Giovani, talentuosi, centrali nel progetto. Su di loro il Parma ha già preso una posizione netta: sono considerati incedibili, a meno che non arrivi un’offerta davvero irrinunciabile. È una scelta chiara che evidenzia la volontà del club di non smantellare, ma di consolidare. A fare la differenza sarà la capacità di saper resistere alle tentazioni di mercato, scegliendo invece di rafforzare ciò che di buono è stato costruito.

Alla base c’è una rosa già competitiva, che ha dimostrato nell’ultima stagione di avere qualità e identità. Non mancano, certo, le aree da migliorare: l’attacco ha bisogno di maggiore incisività e serve qualche rinforzo in mediana per aumentare il tasso fisico e l’esperienza, così come in difesa. Ma non c’è l’ansia di fare operazioni affrettate. La dirigenza - con il CEO Federico Cherubini in prima linea - lavora a stretto contatto con il nuovo tecnico Carlos Cuesta. Un allenatore giovane, preparato, voluto fortemente dalla proprietà, che in questi primi giorni ha scelto di osservare prima di agire.

Cuesta vuole conoscere a fondo i giocatori a disposizione, valutarne caratteristiche, attitudine e ruolo nel suo sistema di gioco. Solo dopo esprimerà le sue indicazioni per il mercato: serviranno innesti mirati, funzionali al suo progetto tecnico. E proprio questo approccio analitico e ponderato lascia intuire la filosofia con cui il Parma vuole affrontare il prossimo campionato: costruire in modo sostenibile, mantenendo qualità e spirito di gruppo. Il mercato può ancora attendere, almeno per ora. Il Parma ha già una struttura solida da cui ripartire. Il vero salto di qualità, quest’anno, passa dalla capacità di non farsi prendere dalla frenesia, ma di fare scelte lucide. Saper dire di no, in un calcio dove tutto si muove velocemente, è già un piccolo passo avanti.

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