Il "Pecchia pensiero": linea a 4, idea di gioco, la squadra invisibile e tanto lavoro. Le basi sulle quali costruire il nuovo Parma, senza perdere tempo

09.06.2022 00:00 di  Rocco Azzali   vedi letture
Il "Pecchia pensiero": linea a 4, idea di gioco, la squadra invisibile e tanto lavoro. Le basi sulle quali costruire il nuovo Parma, senza perdere tempo
© foto di ParmaLive.com

Deciso, motivato, consapevole e diretto. Così si è mostrato il nuovo tecnico del Parma nel giorno della sua presentazione ufficiale alla stampa nelle sale di quello che sarà lo stadio che ospiterà lui e la sua squadra nel corso del prossimo campionato. Fabio Pecchia arriva a Parma dopo una stagione da incorniciare alla guida della Cremonese, con la quale ha centrato la sua seconda promozione in Serie A, dopo quella ottenuta con l'Hellas Verona nel 2017, e quest'anno sarà chiamato a ripetersi nuovamente.

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Il presidente Krause è stato chiaro: in apertura di conferenza, quest'oggi, ha voluto sottolineare le delusioni accumulate nel corso dei suoi primi due anni alla guida del club, e come - senza voler caricare di responsabilità l'ultimo arrivato - il Parma abbia ora il dovere di tornare a calcare i palcoscenici che più gli competono. Lui stesso sembra aver compreso che servirà far tesoro degli errori commessi nel recente passato, per evitare ulteriori passi e falsi e centrare gli obiettivi sulla time-line crociata. Come? Evidentemente cambiando ancora strategia ed interpreti. Salutati i vari Iachini e Ribalta, su tutti, si riparte da un nuovo tecnico, il primo della lista in casa Parma, a detta dello stesso patron statunitense, tra i tanti nomi accostati alla panchina ducale nell'ultimo periodo. Uno che sappia come si vince, che prediliga un gioco propositivo e contemporaneo, in grado di amalgamare un gruppo e di comprendere appieno il peso della storia di questa gloriosa società.

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Pecchia pare proprio avere le skills richieste dal presidente ed essere intrigato da una sfida come questa, che richiede ambizione e comporta responsabilità e pressioni che non tutti sarebbero in grado di fronteggiare. Lui, però, è alla ricerca di nuove emozioni ed ha la voglia e la carica giuste per poterne trasmettere a tutto l'ambiente. La volontà di creare un gruppo forte con un’identità sotto l'aspetto tecnico, tattico e - soprattutto - morale, sarà alla base di questo nuovo corso. Il suo primo compito dovrà essere quello di riportare un clima sereno per riavvicinare i tifosi dopo le delusioni di questi ultimi anni, riuscendo a far parlare la stessa lingua ad uno spogliatoio composto da ragazzi di età e nazionalità differenti: quella del lavoro e del sacrificio. Solo così sarà possibile ritrovare quell’energia positiva che si è persa non solo tra i giocatori, ma anche all’interno della squadra invisibile - così la chiama Pecchia - ossia tutto quello che ruota attorno al gruppo e che fa parte della quotidianità del club.

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Linea a 4 dietro, idea di gioco, mentalità da vincenti e cultura del lavoro: queste le basi sulle quali costruire il nuovo Parma. Poi, come sottolineato dal mister, servirà gente competente in ogni ambito per perseguire gli obiettivi prefissati. L'ambizione della società, le strutture da top club, una politica chiara e la solidità finanziaria saranno solamente ciò su cui fondare il tanto - tantissimo, ndr - lavoro che c'è da fare per riportare questa squadra ad alti livelli. "Servirà tempo, ma dobbiamo fare in fretta. C’è poco da fare una grande estate, c’è solo da lavorare...", cit. Fabio Pecchia.

In bocca al lupo Mister, e buon Lavoro!