Simplicio: "Anni fantastici a Parma, anche se ho faticato ad ambientarmi. Andavamo a cena da Morfeo, ma non coglievo l'ironia"

22.12.2025 09:21 di  Riccardo Civa   vedi letture
Simplicio: "Anni fantastici a Parma, anche se ho faticato ad ambientarmi. Andavamo a cena da Morfeo, ma non coglievo l'ironia"
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© foto di Federico De Luca

L'ex Parma Fabio Simplicio, ha parlato alla Gazzetta dello Sport per descrivere le tappe della sua carriera, citando ovviamente anche i crociati: "Fu Sacchi a segnalarmi. Diceva che potenzialmente ero più forte di Kakà. In realtà, Ricardo faceva un altro sport. Ma Arrigo con me fu come un padre, oltre che un grande sponsor".

Ricorda il primo incontro? 
"Mi accolse in città e mi disse di entrare sempre duro. Il risultato? Nelle prime tre partite prendo tre gialli. Ma lui mi diceva di insistere". 

Parma, che anni sono stati? 
"Fantastici, anche se ho faticato un po’ ad ambientarmi. Mi portavano a cena al ristorante di Morfeo, non capivo l’italiano e non coglievo l’ironia. Poi, appena l’ho imparato, ci siamo fatti delle gran risate". 

Citava lei Morfeo, un talento sprecato? 
"Mimmo è unico, sprecato no, fortissimo sì. Aveva una classe da top, colpi da calcio d’élite. Poteva fare di più, sicuramente. È uno di quelli che metto nell’Olimpo, insieme a Totti. Lui e Francesco sono i più forti con cui abbia mai giocato".

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