Eccellenza o mediocrità: Buffon mette i compagni davanti a un bivio. Conferenza stampa inconsueta ma necessaria: finalmente qualcuno che ammette le difficoltà e propone delle soluzioni

07.02.2023 00:00 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Eccellenza o mediocrità: Buffon mette i compagni davanti a un bivio. Conferenza stampa inconsueta ma necessaria: finalmente qualcuno che ammette le difficoltà e propone delle soluzioni

La vittoria di ieri contro il Genoa è stata di quelle belle, convincenti e pesanti: un successo ottenuto grazie ad una prestazione sontuosa da parte della squadra crociata, al cospetto di una delle formazioni più in forma (e più forti) del campionato. Tutti contenti, quindi? Non proprio. C'è infatti chi, come capitan Buffon, conosce il calcio come le proprie tasche, e sa bene che "il cambiamento non può arrivare in una settimana, che l'orgoglio non può valere una partita e che bisogna riuscire a trasportarlo nel tempo". Gigi ne ha viste tante, troppe, in questi due anni, per illudersi che tutto si sia di colpo risolto dopo il - seppur brillante - 2-0 inflitto al Grifone. Da leader vero, ha dunque voluto tenere alta la tensione nello spogliatoio, rimarcando la mancanza di "equilibrio emotivo" della squadra e mettendo i suoi compagni davanti ad un bivio

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Mediocrità o eccellenza? Accettare passivamente gli insuccessi o sputare sangue in campo su ogni palla per evitare rimpianti? E' un po' questo il passaggio chiave della tutt'altro che banale conferenza stampa dell'ex Juventus e PSG: dichiarazioni da sentire e risentire, che mi auguro possano finalmente destare dal torpore i nostri giovani talenti, sin qui adagiatisi sui complimenti ricevuti qua e là, ma ancora non pronti a "diventare speciali" e a sentire forte il desiderio di evitare altri "campionati senza senso".  Vincere o perdere non può e non deve suscitare lo stesso sentimento nei giocatori: lo hanno urlato a gran voce i tifosi gialloblù dopo il disastroso ko di Cosenza e lo ha ribadito ieri un eroico Buffon, il quale ci ha regalato 25 minuti di parole inattese (vista la grande prova offerta dal Parma contro la seconda forza del campionato) ma quantomai necessarie. Nascondere la polvere sotto il tappeto è certamente più comodo, ma non aiuta né a crescere né a risolvere i problemi. Ammettere pubblicamente limiti e difficoltà, e provare a tracciare la strada per superarli, è invece il primo fondamentale passo per tornare a riveder le stelle. Perciò grazie Gigi per tutto quello che hai detto e per come lo hai detto. Un discorso così può motivare ancor più di una vittoria.

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