PL - Bellinazzo: "Krause a Parma sta facendo uno sforzo notevole. Investimenti mirati e plusvalenze... in attesa dello stadio"

18.09.2025 20:00 di  Simone Brianti   vedi letture
 PL - Bellinazzo: "Krause a Parma sta facendo uno sforzo notevole. Investimenti mirati e plusvalenze... in attesa dello stadio"
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Giornalista de Il Sole 24 ore, Marco Bellinazzo è un esperto di economia e finanza legata al calcio. Negli anni ha scritto tantissimi saggi a riguardo e proprio domani, venerdì 19 settembre, esce anche il suo primo romanzo noir. Con lui abbiamo parlato dei cinque anni di Krause sotto l'aspetto degli investimenti, della valorizzazione e della volontà, forte e chiara, di voler portare avanti un'idea di business importante. Dal 2020 a oggi, il presidente del Parma, ha speso oltre 400 milioni, ovviamente legate a tante voci e non solo sul mercato, e ora può raccogliere i frutti di un lavoro iniziato anche in un periodo difficile tra Covid e retrocessione. Tra i temi trattati anche il discorso stadio e i benefici, in termini economici, potrebbe portare approssimativamnte averne uno di proprietà. 

Partiamo da un dato: nei 5 anni di Krause tra acquisti e cessione la voce al bilancio è -135 milioni. Possiamo trovare comunque un aspetto positivo in un numero così negativo?
"Sicuramente c'è anche un aspetto positivo perché gli investimenti sui calciatori sono stati fatti nell'ottica di averli di proprietà e quindi andando a patrimonializzare il club, in assenza per esempio di uno stadio di proprietà. Dall'altra parte sono stati fatti su ragazzi giovani, il Parma è tra le rose più giovani della Serie A, e in questo senso sono stati già fruttuosi se pensiamo alle cessioni dell'ultimo mercato. Potrei citarne uno come Leoni che è proprio l'emblema di questo aspetto. Giocatore giovanissimo, 18 anni, venduto al Liverpool. Tanti investimenti di prospettiva con l'idea di rivenderli e generare delle plusvalenze".

L'ultimo mercato, per la prima volta dal suo arrivo, si è chiuso in positivo. Un segnale di come la sua idea stia dando i primi frutti?
"Questo perché la logica degli investimenti nelle proprietà di calcio degli imprenditori nell'area nord americana ha tra le sue leve anche quella di utilizzare il player trading come leva economica, soprattutto in presenza di realtà che hanno un bacino d'utenza non paragonabile a quelli dei top club. Si punta a far leva in questo modo e il processo di maturazione dei calciatori ha fatto sì che quest'estate il Parma potesse valorizzarne il percorso e fare un plus economico importante"

Tra i tifosi spesso ci sono commenti un po' negativi nei suoi confronti, ma sta dimostrando di avere a cuore le sorti di Parma con serietà e idee...
"Io penso la giusta alchimia vada trovata tra questi imprenditori facoltosi e generosi, la capacità di sviluppo manageriale dei club con componenti italiani con professionisti che conoscano bene le dinamiche del nostro calcio. Quando si crea questo tipo di alchimia poi i risultati si vedono, penso all'Atalanta e al Bologna, ma anche la Fiorentina. A Parma io credo si debba essere contenti di questi cinque anni dove sono stati investiti, tra varie voci come l'acquisto del club, dei calciatori, la copertura delle perdite dovute alla retrocessione, 400 milioni circa. Basta fare la media sui cinque anni e secondo me è stato uno sforzo notevole da parte sua. Questo si lega a un progetto di business chiaro che guarda alla valorizzazione ma che vuole puntare anche sulle strutture come l'ammodernamento del centro sportivo di Collecchio o l'intervento sullo stadio Tardini, in ritardo per ragioni burocratiche ma che è oggetto della proprietà dal momento del suo insediamento. Questo sarà un passaggio fondamentale per aumentare i ricavi e di rendere il club indipendente da eventuali cessioni per trovare l'equilibrio economico. Dovendo rinforzare la rosa, dovendo far fronte alla necessità di fare il salto di categoria dopo la retrocessione, è normale che ora il Parma viaggi con costi superiori a quelli che possono essere i ricavi. Ed è il motivo per cui si deve ricorrere a plusvalenze o a iniezioni di capitale. Da questo punto di vista la famiglia Krause non ha mai fatto mancare il suo apporto fino a ora e a mio avviso ha onorato il patto con la proprietà italiana che ha salvato il Parma e lo ha traghettato di nuovo in Serie A negli anni precedenti al suo arrivo".

Quanti benifici in termini economici può portare uno stadio di proprietà?
"L'esperienza di stadi rinnovati, sia costruiti ex novo e sia ristrutturati in maniera profonda, ormai dice questo. Laddove si è in presenza di nuovi impianti, i club  traggono sostanziosi benefici di carattere economico, almeno il 15-20% in più di ricavi rispetto agli anni precedenti con la possibilità di crescere ulteriormente, e anche di carattere sportivo dovuto all'entusiasmo e all'identificazione della tifoseria nella propria casa. Questo rende incomprensibile quello che avviene in Italia con ritardi ultra decennali a riguardo".

Un'altra idea alla base del progetto Krause è la visione globale del club mettendo dentro anche Femminile e Settore giovanile...
"Da sottolineare come filosofia di gestione del club anche sotto questo punto di vista perché non tutte le proprietà hanno questo approccio. Credo sia oggi indispensabile costruire dei club che abbiano una valenza e una portata più ampia rispetto a quella della sola prima squadra che alimentino con le proprie risorse la parte femminile, in Italia ancora troppo poco sviluppata per poter essere autosufficiente a livello economico, e la parte legata al settore giovanile".

Krause è arrivato nel periodo in cui c'è stato il Covid, quanto ha influito anche sulla velocità di espansione e crescita del suo progetto?
"Il combinato di Pandemia e retrocessione ha portato a un biennio di ritardo rispetto alla realizzazione di tante idee e che Krause aveva dichiarato di essere alla base del suo investimento fin dai primi giorni. Io ricordo bene le sue dichiarazioni e la prospettiva dell'investimento che aveva dato. Parma non poteva fare eccezione nel subire queste conseguenze, quindi è una giustificazione palese rispetto a un percorso di crescita che sarebbe potuto essere più rapido. Ma oggi credo sia sotto gli occhi di tutti la qualità del club, la filosofia rivolta ai giovani e con un modello di calcio propositivo nonostante le difficoltà di essere, in questo momento, un club di media fascia con un glorioso passato. Io sono convinto che questo è un patrimonio che il Parma di Krause potrà onorare. I fatturati sono sempre più pesanti nell'incidere sulle dinamiche sportive ed è complicato emergere per un club di fascia media considerando ormai che ci sono squadre in Europa che viaggiano a 500 milioni di euro di fatturato all'anno e fanno il bello e il cattivo tempo in ambito nazionale e internazionale".

So che ha scritto un libro, in uscita in questi giorni, e con un titolo particolare che tratta un argomento molto importante...
"Il titolo veste benissimo il testo, tratto da una canzone di De André e si chiama 'La cattiva strada". Il mio primo romanzo noir, fino a ora ho scritto saggi di economia e finanza legati al calcio. Questa è una storia che sentivo il bisogno di raccontare che nasce all'interno del mio lavoro. È un romanzo che attraverso un racconto di fantasia vuole portare alla luce un fenomeno vero e gravissimo come quello della tratta dei giovani calciatori africani. L'idea era quello di raccontarlo da dentro, provando a mettere insieme tante storie in cui mi sono imbattuto ma che era impossibile poter raccontare insiemee facendo vedere tutto ch c'è dietro questo fenomeno. Il mio obiettivo è quello di arrivare a un pubblico più ampio possibile perché il fenomeno è molto più vasto di quanto non si creda. Forse i numeri non dicono tutto quello che le storie di alcuni ragazzi possono portare a emergere. A un certo punto scrivo...'in queste vicende chi specula e fa soldi su questo tipo di meccanisimi si crea un ingranaggio perverso, dove non ci sono solo persone che uccidono corpi ma anche i sogni'. In qualche modo sono ancor più spietate perché quando togli il sogno a una persona la privi dell'energia indispensabile per poter vivere e superare le difficoltà che tutti incontriamo. Questo libro parla di calcio ma di questa esperienza umana".

Quando esce e verrà presentato?
"Il libro esce domani, il 19 settembre, per Fandago. Ci saranno poi delle presentazioni che stiamo definendo e mi piacerebbe poter tornare a Parma a presentarlo, dove già sono stato a presentare i miei saggi". 

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