PL - Jacobelli: "Processo di rilancio del Parma in grande stile. Crociati esempio per calcio italiano"

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31.12.2018 12:05 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
PL - Jacobelli: "Processo di rilancio del Parma in grande stile. Crociati esempio per calcio italiano"
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Come ogni fine anno, è tempo di bilanci. Si chiude largamente in attivo quello del Parma, club che, dopo la terza storica promozione di fila, si è reso protagonista di un ottimo girone di andata in Serie A malgrado la bollente estate tormentata dal caos sms. Per ripercorrere l'incredibile annata vissuta dalla squadra ducale abbiamo contattato il direttore di Tuttosport, Xavier Jacobelli, il quale ha avuto parole al miele per la società crociata: "Il Parma è l'unica società italiana che nell'arco di tre anni è stata capace di passare dalla D alla A, vincendo tre campionati consecutivi. Questo è il primo grande titolo di merito per il club emiliano. Il secondo è quello di aver superato con grande determinazione le vicende estive: una bufera totalmente surreale e grottesca".

Qual è il segreto di questo Parma?
"Io penso che l'ottimo avvio del Parma in campionato sia da accreditare alle scelte di D'Aversa, che si conferma un tecnico di prim'ordine, ma anche alla capacità del direttore sportivo Faggiano e della società di fare mercato in extremis nonostante le difficoltà causate da quella vicenda che non stava né in cielo né in terra". 

A proposito di quella vicenda, Tuttosport è stato uno dei pochissimi organi di stampa a difendere a spada tratta il Parma.
"Guardi, bastava semplicemente consultare gli atti per rendersi conto che una vicenda del genere non sarebbe nemmeno dovuta cominciare, tanto inconsistenti erano i motivi che l'avevano scatenata. Per noi è stato assolutamente naturale assumere quell'atteggiamento, siamo stati ben lieti del fatto che sia stata riconosciuta la completa innocenza del Parma. Mi è dispiaciuto per Calaiò, perché secondo noi non meritava assolutamente quella sanzione, però ciò che conta è che il Parma sia tornato in A e che stia dimostrando di poterci stare benissimo".

Una delle scommesse più belle vinte da Faggiano è quella relativa al ritorno in Italia di Gervinho.
"Faccio i complimenti al ds e alla società che hanno creduto in Gervinho. In estate, lo ammetto, c'era un po' di perplessità attorno a questa operazione. E invece l'ivoriano è stato protagonista di una prima parte di stagione davvero molto brillante".

D'Aversa è molto amico di Conte. A suo parere potrebbe avere una carriera luminosa come quella dell'ex allenatore della Juventus?
"D'Aversa ha dimostrato sul campo il suo valore. E' un signore molto pragmatico, la sua dote migliore è quella di valorizzare al massimo le caratteristiche tecniche dei giocatori a sua disposizione, in primis Inglese. Credo che l'ex Chievo abbia trovato a Parma la piazza, la tifoseria e il tecnico ideali per dimostrare tutto il suo valore. Attorno allo zoccolo duro D'Aversa sta costruendo la salvezza della squadra ducale".

Il Parma può puntare a qualcosina in più della salvezza?
"L'obiettivo è quello. Poi tutto quello che verrà in più, sarà ben accetto. Tutto può accadere, la classifica è molto corta e il campionato è molto lungo".

Secondo lei potrebbero cambiare nei prossimi anni le ambizioni del club?
"Guardi, una grande squadra non si costruisce mai con fretta, ma scaturisce da programmi ben chiari e definiti. La società li ha, altrimenti non avrebbe retto ai cambi che ci sono stati al vertice e alla tempesta estiva. Questo perché ci sono persone serie, con idee chiare. Io apprezzo soprattutto la franchezza con la quale hanno sempre parlato ai tifosi, anche nei momenti più delicati. E' un processo di rilancio in grande stile ma graduale, anche perché il Parma sa benissimo che cosa si è lasciato alle spalle. Stiamo parlando di una società che peraltro è stata l'ultima italiana a vincere la Coppa UEFA nel 1999 con Malesani allenatore. Credo che Parma abbia tutto per continuare a crescere, ci sono le basi per svolgere un ottimo lavoro. L'importante è essere partiti col piede giusto in questa stagione".

Che cosa si aspetta dal mercato gialloblu?
"Il mercato invernale solitamente vede in prima fila le squadre che hanno molti problemi da risolvere. Credo sia saggio fidarsi delle scelte della società e del direttore sportivo: nell'estate scorsa hanno dimostrato di saper lavorare molto bene, seppur in condizioni difficili".

Chiudiamo con un augurio ai tifosi del Parma.
"I tifosi del Parma sono encomiabili: io ho apprezzato moltissimo il loro attaccamento ai colori e alla società. Non è un caso che il loro simbolo sia Alessandro Lucarelli. I tifosi crociati sono stati molto vicini alla squadra nei momenti di massima difficoltà: credo che il primo patrimonio del club emiliano siano proprio loro. Il Parma ha saputo dimostrare al mondo, dopo le vicende del 2015, di avere la forza di risollevarsi. E questo secondo me dev'essere un esempio da seguire per tutto il calcio italiano. L'augurio per i supporters gialloblu è quello di vivere un 2019 meraviglioso, ricco di tutte le soddisfazioni che la loro passione merita. Buon anno da Tuttosport!".

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