PL - Paci: "Per ora Iachini è ancora il tecnico del Parma. Inzaghi o Zanetti? Entrambi ottimi"

Conclusasi la stagione, è tempo di pensare al futuro. Una delle questioni più importanti è definire chi sarà l'allenatore del Parma il prossimo anno. Abbiamo chiesto delle considerazioni a Massimo Paci, uno dei protagonisti della promozione ducale in Serie A dei gialloblù nella stagione 2008-2009. Ecco le parole dell'ex difensore ducale ai microfoni di ParmaLive.com.

Chi vedrebbe meglio in panchina alla guida del Parma tra Zanetti o Inzaghi ?
"Non saprei. Non ne ho idea. Non mi permetto di esprimermi perché Iachini, che io conosco, è ancora sotto contratto. Non so cosa potrà succedere. Attualmente Iachini è ancora l'allenatore del Parma e dovrà risolvere lui la questione con la società. Finché lui non risolve la questione, io, Massimo Paci, non mi permetto di far nomi. Posso dire che sia Inzaghi che Zanetti sono due bravi allenatori, due bravi colleghi, ma non posso andare oltre".

Inzaghi con il Brescia ha dimostrato una buona qualità di calcio. Potrebbe replicarsi a Parma?
"Inzaghi ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. Penso che in qualsiasi squadra andrà, lui farà bene perché è un ragazzo intelligente, preparato ed è anche una brava persona".

Zanetti ha conquistato finora una promozione in A con il Venezia. Secondo Lei potrebbe guidare il Parma all'obiettivo?
"Credo che Zanetti sia un allenatore valido. Ha dimostrato di essere in grado di gestire la squadra e portarla alla vittoria come ha fatto col Venezia In B. Non so cosa farà Zanetti il prossimo anno".

Cosa non ha funzionato durante questa stagione per il Parma?
"Quando non si raggiungono gli obiettivi la responsabilità è sempre condivisa. Non credo che ci sia un solo colpevole. Sono stati commessi degli errori nell'arco dell'intera stagione, che possono essere importanti, se presi nella maniera giusta. Dagli errori si può imparare molto. Credo che occorrerebbe rivedere questi errori, farne tesoro, per migliorarsi in vista degli obiettivi futuri. Adesso il Parma ha la grande opportunità di imparare dagli errori commessi. La società ducale è molto intelligente e non ricommetterà più certi errori. Precisamente non ho idea di cosa sia successo perché non sono interno alla situazione e non posso permettermi di giudicare. Credo che il Parma abbia la capacità per venirne fuori da questa situazione".

Secondo Lei da chi si dovrebbe ripartire per raggiungere l'obiettivo della promozione diretta il prossimo anno?
"Quest'anno la posizione della classifica, alla lunga per quello che si è espresso, credo sia giusta. Ritengo sempre che alla fine dell'anno i valori assoluti di quello che si esprime in campo, non il potenziale della squadra, vengano fuori. Ripartire da quella posizione significa ripartire da un gruppo di giocatori validi e cambiare poco. Se si dovessero fare dei cambiamenti radicali, poi non è detto che si riesca a fare gli stessi risultati: si può migliorare come si può anche peggiorare. Io credo che un processo di crescita di una squadra passi attraverso il tempo, la conoscenza dei giocatori. Occorre riconoscere quali giocatori possano fare al caso del progetto del Parma, tenerne una buona parte e cambiarne pochi. Poi l'anno prossimo, nella sessione di mercato, si può ancora cambiare qualcosina, facendo sempre dei piccoli passi, no effettuando degli stravolgimenti perché questi sono sempre pericolosi".

Quali sono gli aspetti che potrebbero salvarsi di questo campionato?
"Io credo che la tifoseria sia stata sempre al fianco della squadra e non abbia mai mollato. Occorre avere la capacità di riconoscere che la squadra attorno a sé ha una tifoseria importante e che può dare forza per un'eventuale promozione diretta. Importante è anche la società che ha dimostrato di essere molto solida. Poche società sono all'altezza di quella del Parma in Serie B. Queste sono cose decisamente favorevoli".

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA