Comincia una stagione da crocevia: quest'anno si capirà se si può sognare in grande. Il primo esame per Cuesta, l'uomo del presente e del futuro

Finalmente ci siamo, oggi comincia la stagione ufficiale. Il Tardini è pronto ad accogliere i tifosi crociati, per la prima apparizione del Parma targato Cuesta. L'allenatore spagnolo debutta da primo allenatore contro il Pescara, con l'obiettivo di iniziare con il piede giusto una stagione dove è vietato sbagliare. Questa annata, con ogni probabilità, rappresenta un crocevia importante per il futuro del Parma Calcio: per continuare a sognare in grande e ambire un domani a raggiungere il sogno europeo del presidente, diventa cruciale salvarsi e valorizzare l'organico a disposizione. I mezzi per un futuro ambizioso ci sono, lo dimostrano gli oltre 400 milioni già investiti da Krause, ma bisogna saperli impiegare correttamente per portare avanti un progetto che possa essere vincente. Qual è la ricetta scelta dal Parma per raggiungere gli obiettivi futuri?
La risposta sta nel mercato che, tra due settimane, volgerà al termine. Per la prima volta nell'era Krause, il Parma farà mercato interamente grazie agli incassi derivanti dalle cessioni. Una sostenibilità che da anni la dirigenza insegue e che finalmente, seppur con qualche stagione di ritardo, ha raggiunto. Dietro la volontà di puntare sulla valorizzazione dei giovani, c'è sempre stata questa visione imprenditoriale, che mira a far crescere la società attraverso il player trading. In breve, si punta ad acquistare giovani di potenziale e rivenderli quando affermati a cifre maggiori. Se il Parma aveva già raccolto frutti dalle cessioni di giocatori come Sohm e Bonny, a Parma da anni, l'esempio di Leoni è ancora più clamoroso ed emblematico: nel giro di una sola stagione a Parma, il valore del difensore è quintuplicato e ha permesso ai ducali di completare una cessione eccellente.
Leoni è l'esempio di un modello che funziona. Un giocatore su cui investi una cifra considerevole, che arriva a Parma, si mette in mostra compiendo una grande stagione in cui lotta per la maglia e si fa amare dai tifosi, e poi viene rivenduto ad un top club mondiale ad una cifra addirittura fuori portata per le big italiane. Va detto anche che di Leoni non ne spuntano tutti i giorni: mi aggiungo agli auguri ad un ragazzo che in questi mesi ha saputo stupire tanto me quanto i tifosi, non solo per le indiscutibili qualità, ma soprattutto per personalità e mentalità. Il 18enne ha la stoffa del campione, si è visto fin da subito, ed è stato un orgoglio vederlo con la maglia del Parma. Il futuro è nelle sue mani e con ogni probabilità sarà stellare, sperando possa presto farci tutti gioire con indosso la divisa della nazionale.
Tornando al discorso del player trading, come detto quest'anno il Parma ha lavorato benissimo in uscita e incassato quasi 90 milioni. La scelta della società è stata quella di reinvestirli interamente su giocatori sconosciuti al calcio italiano, ma che in Emilia possano mettersi in mostra e far crescere il proprio valore. Un ciclo che si autolimenta correttamente però solo se investi sui giocatori giusti e se ottieni risultati sul campo. Per questo questa stagione è un crocevia: cessioni illustri, allenatore nuovo, diversi innesti di prospettiva ma che devono affermarsi. Saranno in grado di crescere a Parma? Per alimentare questo ciclo, i crociati devono salvarsi e mettere in mostra i propri talenti: in caso di stagione fallimentare, gli investimenti fatti finirebbero per essere svalutati e il ciclo andrebbe ad interrompersi.
Un rischio da evitare se si vuole arrivare a sognare in grande come Bologna e Atalanta. La crescita si fa a piccoli passi, è vero, ma la mini rivoluzione di questa estate può assumere una dimensione importante. Il Parma non vuole più guardarsi indietro, ma nel calcio alla fine contano solo i risultati. Cuesta dovrà convincere e condurre la squadra alla salvezza, perché nelle intenzioni della società, il tecnico spagnolo dovrà restare a Parma per anni: i calciatori cambieranno, ma la guida tecnica rimarrà la stessa. Un'investitura importate per il tecnico spagnolo, che oggi debutta al Tardini con un organico da completare e nuovi innesti da inserire. Il tempo degli esperimenti è finito, ora si fa sul serio: il futuro è oggi.