Gli avvoltoi volano sulla carcassa del Parma dopo l'addio di Faggiano. La società ora dia risposte, pubblicamente, oltre che ad Alves

17.08.2020 23:30 di Simone Lorini Twitter:    vedi letture
Gli avvoltoi volano sulla carcassa del Parma dopo l'addio di Faggiano. La società ora dia risposte, pubblicamente, oltre che ad Alves
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'addio di un dirigente carismatico, nel bene e nel male, ed accentratore, come Daniele Faggiano, lascia il Parma scoperto e vulnerabile ad attacchi esterni che non hanno tardato a palesarsi. Sembra quasi che gli avvoltoi si siano radunati sulla carcassa di una società morente e apparentemente in dismissione per spartirsi i pezzi migliori: chi una gamba, chi la testa, chi il torace e così via. Ma è davvero così? Da Collecchio filtra serenità e voglia di programmare il futuro, ma anche calma, forse troppa, nel fare le scelte per una stagione che inizia tra meno di un mese, con un ritiro ancora da ufficializzare ed un mercato tutto da fare, in entrata e in uscita. A proposito di avvoltoi, appena il suo amico Faggiano ha lasciato il Ducato il procuratore Giuffredi ha fatto sapere a mezzo stampa di non ritenere Parma una piazza all'altezza del suo Sepe, dichiarazioni che mai aveva fatto nei due anni di militanza dei vari Grassi, Sprocati, Laurini, Pezzella e dello stesso Sepe. Nel giro di qualche giorno ecco la voce di una "trattativa avanzata" tra Bruno Alves e Boavista: non piacevole da leggere, così come la richiesta di chiarimenti del difensore nei confronti della società (anche se da Collecchio assicurano di non aver mai sentito il club portoghese). 

Ma che tipo di progetto è quello del Parma? Piacerebbe saperlo anche a noi tifosi, non solo al capitano: è il momento che chi trama nell'ombra, ma sempre per il bene del Parma, questo è evidente ma va comunque sottolineato, esca alla luce del giorno per parlare dei programmi della società. Anche perché senza Faggiano, rischiamo di non avere dichiarazioni di un dirigente ducale per mesi: la trasparenza, che per la società ducale è un vanto, andrà traslata anche dal punto di vista degli interventi pubblici. Non è pensabile che dal termine della stagione 2019/20, con un passaggio di proprietà firmato e poi rimandato, nessuno si sia preso la briga di spiegare ai tifosi "ora che si fa". Un aspetto che una società estremamente giovane come il Parma dovrà migliorare rapidamente, per offrire ai tifosi la consueta dose di fiducia su cui costruire la stagione che verrà.