Ancora Mikolajweski: "Benedyczak mi ha aiutato tanto all'inizio, mi ispiro a Lewandowski e Haaland"
Daniel Mikołajewski, attaccante del Parma Primavera, ha rilasciato una lunga intervista al sito polacco Kanalsportowy.pl, parlando, tra i vari temi, anche di chi lo ha impressionato di più nella esperienza in Emilia. I colleghi citati sono diversi: dal suo connazionale Benedyczak, al sinistro di Bernabè, passando per Cutrone e Bonny, fino alle ispirazioni Lewandowski e Haaland. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:
Quale giocatore del Parma ti ha impressionato di più?
"Adi (Adrian Benedyczak) mi ha sicuramente colpito molto. Non solo è veloce e dinamico, ma è anche molto forte fisicamente. Dopo alcuni incontri con lui, ho pensato: "Oh cielo, è un ragazzo forte, è difficile spingerlo". Sono grato che mi abbia aiutato così tanto, soprattutto all'inizio. Abbiamo ancora contatti oggi, anche se non sono così frequenti fuori dal club: "Adi" ha bambini piccoli, quindi non voglio disturbarlo."
Chi altri?
"Adrian Bernabé: ha un sinistro magico e fa un lavoro fantastico a centrocampo. Ha giocato nelle giovanili del Barcellona ed è stato al Manchester City sotto la guida di Pep Guardiola. Penso che un giorno potrebbe finire in un club molto importante. Mi è piaciuto anche guardare Dennis Mann (ora al PSV): veloce, con un buon sinistro, sapeva accentrarsi bene e amava tirare sul secondo palo. Vorrei anche sottolineare Zion Suzuki: un portiere con un potenziale notevole. Non posso dimenticare Patrick Cutrone, che ha avuto buoni numeri al Milan e al Como: ha segnato praticamente ogni tre partite. Dopo l'allenamento, a volte giochiamo a "due tocchi" a semicerchio: devi ricevere la palla senza che si fermi e finisca in area. In questo gioco, si può vedere la sua eccellente tecnica di tiro."
Benedyczak è più un'ala o un centravanti?
"Più un'ala che gioca nei duelli. Gli piace tagliare dentro e tirare, oppure correre lungo la linea laterale e aggirare gli avversari sfruttando la sua velocità."
Ange-Yoan Bonny è un altro giocatore eccellente che hai incontrato al Parma. Oggi è una rivelazione all'Inter. Come lo ricordi?
"Certo, era molto bravo tecnicamente, ma soprattutto mi ha colpito la sua capacità di essere sempre al posto giusto al momento giusto. La palla sembrava cercarlo in area di rigore. Ha un vero sesto senso per un attaccante ed è molto forte fisicamente.
E come ti sei sentito rispetto a loro?
All'inizio c'è stato un enorme salto di qualità: tutto è successo molto più velocemente che in Polonia. Ricevi palla e devi subito sapere cosa fare, perché gli avversari sono subito dalla tua parte. Ma col tempo mi sono adattato e non sono rimasto indietro. Mi sento bene e spero di esordire presto in Serie A, soprattutto perché sto segnando regolarmente in Primavera.”
Oltre ad essere un giocatore, guardi molto calcio?
"Sono tifoso del Barcellona fin da bambino; sono cresciuto con Leo Messi, quindi cerco di seguire in particolare il calcio spagnolo. Guardo anche la Serie A e le partite per analizzare Robert Lewandowski ed Erling Haaland."
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