DS Pafos: "In due o tre anni la Fiorentina riprenderà i soldi che ha speso per Sohm"

Cristiano Giaretta, direttore sportivo del Pafos, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola, soffermandosi sull'avvio di stagione della Fiorentina. I tifosi viola si aspettavano sicuramente una partenza diversa in campionato, con il ritorno in panchina di Stefano Pioli che aveva acceso un grande entusiasmo. Secondo Giaretta però, i problemi della Fiorentina non sono legati al mercato, con quest'ultimo che ha visto arrivare giocatori importanti, tra cui anche Simon Sohm, arrivato dal Parma per una cifra considerevole. Di seguito le sue parole:
"È un inizio che mi meraviglia. Il mercato è stato importante, soprattutto a livello di spesa. Basta vedere Piccoli e Sohm, sono acquisti mirati. La Fiorentina ha investito con la lungimiranza di ottenere del capitale, non solo per ottenere risultati. Entrambi i nomi citati prima hanno 24 anni, e nella peggiore delle ipotesi in 2-3 anni la Fiorentina riprenderà i soldi che ha speso. Anche quando sei dentro poi fai fatica a capire quali siano le motivazioni di qualche difficoltà. La rosa è di assoluto valore, può centrare l'Europa".
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Marinozzi su Cuesta: “L’impressione che ho nel veder giocare il Parma è che Cuesta sia appena arrivato e che abbia come obiettivo quello di salvare la squadra a poche giornate dal termine: facciamo poche cose, semplici e cerchiamo di portare a casa il risultato. Ma non può essere così alla sesta giornata. Contro il Lecce: costruzione fatta male, tre difensori più Sorensen, Keita e Bernabè, l’unico giocatore con la funzione di collegare coloro che impostavano con i giocatori offensivi. Ma non ci sono mai riusciti, o pochissime volte: spesso lancio lungo, troppe volte. E a volte questo è diventato anche un attacco del Lecce: perché difesa molto alta, pronti per riaggredire la seconda palla, ma è bastata solo una spizzata di testa per mandare in porta Pierotti, ad esempio. Non hanno concesso molto fin qui: infatti per expected goals il Parma è dal lato sinistro della classifica. Ma hanno prodotto poco e finalizzato male. E soprattutto pochissime idee”.