Poca concretezza e molti errori, Parma a segno 3 volte in 69 tiri: Cutrone e Bernabè i più imprecisi

09.10.2025 08:25 di  Nicolò Serventi   vedi letture
Poca concretezza e molti errori, Parma a segno 3 volte in 69 tiri: Cutrone e Bernabè i più imprecisi
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Parma-Lecce, sfida valevole per la sesta giornata di Serie A, ha evidenziato ancora una volta il problema principale del nuovo Parma targato Carlos Cuesta. Se i crociati in situazione di non possesso appaiono sempre ordinati e concentrati, le difficoltà emergono quando agli stessi calciatori viene chiesto di creare occasioni per far male agli avversari. Ciò che sembra evidente è che dietro queste difficoltà ci sia sicuramente un approccio alla partita conservativo scelto dall'allenatore e dallo staff. È altrettanto vero però che anche i calciatori hanno la loro parte di responsabilità. Il Parma, che fin qui ha realizzato tre gol, tutti nati da palla inattiva, preoccupa anche per la precisione delle sue conclusioni: dei 69 tiri effettuati, solo 15 sono diretti verso lo specchio della porta e, per l'appunto, solo tre sono andati a buon fine. 

Il calciatore crociato arrivato più volte a conclusione è Patrick Cutrone con 14 tiri effettuati, troppi se consideriamo che solo uno,(il primo) ha portato al gol. Quello che preoccupa di più però è Adrian Bernabè: il fantasista spagnolo spesso calcia dalla distanza ed è lecito aspettarsi da lui poche marcature. Quello che però è più difficile accettare è che un calciatore con le sue qualità, anche balistiche, lo vedano ancora a 0 gol con 12 tiri tentati. Dati che si sommano alla scorsa stagione, con il 10 gialloblu ha trovato una sola rete in 27 conclusioni. È decisamente più preciso Mateo Pellegrino: il centravanti argentino, dall'inizio della sua esperienza parmigiana a gennaio, ha tentato la via della rete per 43 volte in tutte le competizioni, realizzando però 8 gol e dimostrando quindi di aver bisogno di poco più di cinque tiri per esultare con i propri tifosi.

È chiaro che le qualità delle conclusioni di Bernabè e Pellegrino sono molto differenti e farne un paragone serve a poco. Quel che però è possibile dedurre dal confronto è che forse converrebbe a Cuesta trovare più soluzioni che possano innescare le abilità di Pellegrino, riducendo le azioni che portano al tiro giocatori che al momento dimostrano poca precisione. 

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