Un passo indietro che non deve far paura: Bernabé deve alzare il livello e serve trovare nuove soluzioni offensive

07.10.2025 00:00 di  Luigi Apolloni   vedi letture
Un passo indietro che non deve far paura: Bernabé deve alzare il livello e serve trovare nuove soluzioni offensive

Il ko casalingo contro il Lecce rappresenta per il Parma non solo un’occasione sprecata, ma soprattutto un passo indietro sul piano della prestazione. Se il risultato lascia l’amaro in bocca, è l’atteggiamento mostrato in campo a destare qualche preoccupazione: ritmi blandi, manovra prevedibile e una mancanza di lucidità tecnica che ha condizionato l’intero sviluppo del gioco.

L’avvio, pur positivo sotto il profilo dell’approccio, è stato segnato da numerosi errori da entrambe le parti. Il Parma ha provato a prendere in mano le redini del match, ma senza riuscire ad alzare l’intensità o a imprimere una svolta alle sue azioni. Il giro palla è apparso lento, compassato, e il tentativo di aggirare il blocco difensivo del Lecce sfruttando le fasce – in particolare quella sinistra presidiata da Gallo – non è stato sfruttato al meglio. Le difficoltà nell’attaccare gli spazi esterni si sono fatte evidenti, complice anche l’uscita per infortunio di Valeri.

L’esterno mancino rappresentava una delle principali fonti di gioco offensivo, grazie al suo sinistro preciso e alla sua intesa con Pellegrino. L’assenza di Valeri obbliga ora mister Cuesta a rivedere le gerarchie e a cercare alternative valide. Serviranno idee nuove e soluzioni efficaci per dare continuità alle manovre offensive, troppo sterili nella gara contro i salentini. A preoccupare è anche il calo di rendimento di alcuni singoli. Bernabé, su tutti, non ha brillato. Da lui ci si attende maggiore leadership e capacità di innescare i compagni, soprattutto nelle fasi di costruzione. Il suo apporto, sotto il profilo tecnico e caratteriale, può essere determinante per ridare vivacità a un reparto che ha mostrato poca inventiva.

Cuesta è ora chiamato a un doppio compito: correggere gli aspetti negativi evidenziati nell’ultima uscita e allo stesso tempo consolidare ciò che fino a oggi aveva funzionato. La squadra ha bisogno di ritrovare personalità, soprattutto in fase di impostazione, dove i difensori – primi registi del gioco moderno – e lo stesso portiere Suzuki devono assumersi più responsabilità. La strada resta lunga, ma il Parma dovrà dimostrare di saper reagire. Con lavoro, idee chiare e la capacità di imparare dagli errori.

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