Si chiude un mercato positivo: Cuesta ha in mano un Parma versatile. Contro l'Atalanta due spunti interessanti

Il Parma riparte dopo il gong del mercato dove si è regalato l'ultimo colpo (Cremaschi dall'Inter Miami) di un'estate movimentata tra entrate e uscite. Un buonissimo mercato da parte della società perché, nonostante le cessioni importanti e in alcuni casi comprensibili (Leoni, Sohm, Bonny, Man...), sono arrivati diversi giovani interessanti e altri 'un po' meno' come Cutrone ma che vanta una grande esperienza essendo arrivato giovanissimo nel grande calcio. Oltre a lui penso ad altri arrivi: Oristanio e Troilo, difensore importante per caratteristiche tecniche e fisiche, ma anche lo stesso Ordonez, di cui si parla molto bene. A colpire è la versatilità della squadra che può permettere a Cuesta di poter cambiare modulo anche in corsa e quindi essere meno prevedibile. Un aspetto positivo per lui anche rispetto alla rosa della passata stagione.
Ora la domanda sorge spontanea, visto che il dibattito si è già creato: Cutrone-Oristanio-Pellegrino insieme anche dal primo minuto? Chiaramente posso farlo e credo che l'arrivo di giocatori così importanti è positivo in generale perché alza il livello dell'allenamento. Ma credo che Cuesta sia ben contento di poter essere messo in difficoltà in questo senso. Tornando a Cutrone si è inserito subito bene, con un gol, dove è stato bravo nel movimento a seguire l'azione e a sfruttare il colpo di testa di Delprato. Può giocare benissimo al fianco di Pellegrino, è una seconda punta che sa muoversi benissimo e possono essere una coppia molto efficace, soprattutto per i gol. Mentre altri giocatori come Sorensen o Almqvist, più mezzala ed esterno, possono fare un lavoro diverso alle spalle dell'argentino.
Facendo un passo indietro e guardando alla gara con l'Atalanta ci sono diversi aspetti positivi: la squadra ha duellato contro una delle migliori squadre della passata stagione, pur avendo cambiato allenatore però le idee sono simili a quelle di Gasperini. Averla affrontata in questo modo è già un segnale positivo. Inoltre anche la reazione dopo il gol subito è un aspetto da sottolineare. C'è stata la massima attenzione e collaborazione tra i reparti, oltre a tantissimi duelli vinti. È chiaro che c'è da migliorare negli sviluppi di gioco, nel cercarsi e nel non essere così rigidi. Ci vuole anche l'opportunità di far sfruttare quelle che sono le qualità dei singoli giocatori attraverso le giocate che vanno a ricercare in campo. La gara in generale fino al 70esimo non è stata bella, a me non è piaciuta, perché ci sono stati tanti duelli e le squadra ferme a livello tattico: Pellegrino-Hien o Circati-Scamacca, dove non si è visto un gran bel gioco. Negli ultimi 20' le squadre hanno iniziato a giocare e la partita si è aperta a più scenari. Le occasioni comunque ci sono state come quella di Scamacca con il palo, il tiro di Bernabé o altre ripartenze dei nerazzurri nel secondo tempo
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