Bravi a non disunirsi nelle difficoltà, una vittoria di carattere. Il tridente ha qualità ma serve qualcuno che attacchi la profondità

01.10.2025 00:00 di  Luigi Apolloni   vedi letture
Bravi a non disunirsi nelle difficoltà, una vittoria di carattere. Il tridente ha qualità ma serve qualcuno che attacchi la profondità
© foto di ParmaLive.com

Contro il Torino è arrivata una vittoria tanto sofferta quanto preziosa per il Parma. Una gara complessa, giocata su ritmi alti e con numerosi momenti di difficoltà, soprattutto nel primo tempo, quando i granta hanno saputo mettere in seria difficoltà la retroguardia gialloblu. Tuttavia, ciò che resta è il risultato, ed è proprio da qui che bisogna ripartire. In un momento in cui il gioco fluido tarda ad arrivare, il pragmatismo diventa la chiave per restare agganciati agli obiettivi stagionali.

Il primo tempo ha mostrato un Torino propositivo, capace di creare occasioni e costringere il Parma a stringere i denti. Ma i ragazzi di Cuesta hanno avuto il merito di non disunirsi, rimanendo compatti e tenendo viva l’identità di squadra. È proprio questa coesione a rappresentare la nota più incoraggiante della giornata. Il tridente offensivo formato da Oristanio, Cutrone e Pellegrino offre qualità tecniche interessanti, ma presenta anche alcuni limiti strutturali. La mancanza di un giocatore che attacchi sistematicamente la profondità penalizza lo sviluppo verticale dell’azione. Sono tre elementi talentuosi, ben assortiti tecnicamente, ma serve qualcuno in grado di rompere la linea difensiva avversaria con movimenti in diagonale o allungando la squadra.

In questo scenario, Pellegrino emerge come punto di riferimento cruciale. Il giovane attaccante sta dimostrando di avere il fiuto del gol e una presenza fisica importante. La sinergia con Valeri, terzino sinistro dal piede educato, rappresenta una delle chiavi offensive del Parma: dai suoi cross nascono le occasioni più pericolose, sfruttando la capacità di inserimento di Pellegrino in terzo tempo.

Quando la costruzione dal basso diventa troppo rischiosa o inefficace, un’alternativa tattica utile può essere quella del lancio lungo su Pellegrino, per giocare poi sulle seconde palle. Una scelta meno estetica, ma funzionale a evitare prevedibilità e ad aprire spazi in fase di possesso. Quando non ci sono tante soluzioni è utile saper trovare alternative, anche per essere meno prevedibili. In sintesi, il Parma vince senza brillare, ma dimostra maturità. In attesa che il bel gioco torni protagonista, la squadra ha mostrato carattere e compattezza. E in certe fasi del campionato, questo può valere quanto – se non più – dei ricami stilistici.

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