Il calcio moderno riscopre il passato: le rimesse laterali tornano protagoniste. Anche a Parma con Valenti

15.11.2025 15:39 di  Michele Perazzo   vedi letture
Il calcio moderno riscopre il passato: le rimesse laterali tornano protagoniste. Anche a Parma con Valenti
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Il calcio moderno sta vivendo un sorprendente ritorno alle origini. In campo riemergono schemi e gesti che sembravano relegati agli archivi: marcature a uomo, doppio centravanti e persino le rimesse laterali lunghe, tornate in auge come arma tattica. Il fenomeno non è isolato: l’Arsenal, capolista in Premier League, ha costruito parte del proprio successo sull’efficacia nei calci piazzati, diventando una delle squadre più abili al mondo nello sfruttare le palle inattive, comprese le rimesse laterali.

Anche Cuesta e il suo staff hanno mostrato grande attenzione a questi dettagli, introducendo schemi che ne valorizzano l’impatto. Il pubblico del Tardini ha così scoperto un’insospettata dote di Lautaro Valenti, protagonista di rimesse trasformate in veri e propri cross, capaci di generare occasioni pericolose. Emblematica, in tal senso, la rete di Circati a Roma, nata proprio da una rimessa lunga del centrale argentino. Si tratta di un gesto tecnico che richiede forza, coordinazione e intelligenza, come spiega Thomas Grönnemark in un’intervista a L’Équipe. Allenatore specialista nelle rimesse del Brentford e detentore del record mondiale per la rimessa più lunga, il danese ha contribuito alla crescita di Michael Kayode, terzino italiano classe 2004, diventato rapidamente un idolo in Inghilterra anche grazie alla sua straordinaria capacità balistica in questo gesto, già decisiva per la sua squadra in diverse occasioni. I tifosi gialloblù più attenti ricorderanno che Grönnemark fu ingaggiato anche dal Parma ai tempi di Maresca in Serie B, a conferma della volontà del club di curare ogni dettaglio. La provenienza inglese dell’allora tecnico crociato suggerisce come già allora ci fosse consapevolezza dell’importanza di queste situazioni: Cuesta, oggi, prosegue su quella strada.

È un vero capovolgimento tattico: se il Barcellona di Guardiola evitava le rimesse per non spezzare il possesso, oggi sono diventate un’arma. Nell’era dei dati, innovare significa anche riscoprire e perfezionare. E trasformare un gesto semplice in un pericolo concreto.

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