I dieci comandamenti di Maresca: palla a terra, sempre, divertimento e trasformismo tattico. Ma il Parma 21/22 deve ancora nascere

20.07.2021 23:27 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
I dieci comandamenti di Maresca: palla a terra, sempre, divertimento e trasformismo tattico. Ma il Parma 21/22 deve ancora nascere

Cosa ne pensate del nuovo Parma? Impossibile dirlo, ma qualcosina pensiamo di averlo intravisto dopo i primi novanta minuti e una settimana abbondante di allenamenti. Il pensiero del mister crociato si sta diffondendo a macchia d'olio nel gruppo, peraltro ancora forzatamente incompleto: così ho voluto provare a mettere insieme una specie di decalogo, immaginando quali possano essere le regole auree di Enzo Maresca, un innovatore che ha scelto Parma per testare la bontà del suo pensiero nel calcio che conta. 

- Pressing alto sul portatore di palla: ovvero, se conquisto la palla in una zona di campo pericolosa, ho più chance di cogliere l'avversario fuori posizione e di essere letale. Lo si è visto già con lo Stegona, costretto a rintanarsi nella propria metàcampo dall'aggressività del Parma, seppur non ancora brillantissimo. 

- Motivazioni alte, sempre. Anche in allenamento: chiunque ha assistito ad una seduta a Castelrotto ha potuto notare come Maresca inciti tutti, da Buffon fino ai Primavera, a dare il massimo per rendere l'allenamento formante e migliorante. Un bel biglietto da visita. 

- Mai più lanci lunghi. Ricordate la palla lunga per la sponda di Cornelius o Pellè? Beh dimenticavela, perché con Maresca è una manovra che difficilmente rivedremo. 

- Trasformismo tattico: la difesa parte a quattro, si trasforma a tre e il centrocampo ha l'aiuto del terzino sinistro. Un altro aspetto che mi ha davvero sorpreso della prima amichevole, vedremo se verrà confermata anche domani. Il terzino sinistro diventa regista in fase di impostazione, mentre la difesa è sostanzialmente a tre, con il "terzino" destro che è un centrale a tutti gli effetti chiamato ad accentrarsi quando si attacca. 

- Mai correre a vuoto, ma cercare sempre la posizione giusta per mettere in condizione il compagno di avere un passaggio facile. E' una delle massime del tecnico, probabilmente per vederla eseguita alla perfezione serviranno settimane di automatismi e una condizione accettabile. 

- I giovani non esistono: sono calciatori che si giocano il posto come tutti gli altri. L'amichevole dello scorso weekend ha dimostrato come Maresca non abbia alcuna paura di mandare in campo un 16enne se intravede qualità e il giusto spirito di abnegazione. Da capire se questa politica, che certamente sarà gradita a Krause, verrà mantenuta anche in regular season. 

- La testa è il muscolo più allenabile che esista: motivazione alta, spirito di battaglia costante e voglia di vincere che non può mai mancare. Un altro aspetto su cui il tecnico sta lavorando tantissimo è quello mentale, fondamentale per ogni allenatore moderno. 

- Intensità fa rima con vittoria: che si allenamento o partita, la richiesta di intensità è alla base dell'idea di calcio di Maresca, ed è evidente in ogni frangente. Dalla pressione a tutto campo, fino all'impostazione che, quando possibile, deve essere verticale. Non a caso, un generoso come Juric è entrato subito nel cuore del tecnico. 

- Divertimento e spirito di gruppo sono alla base del progetto: senza affiatamento non si va da nessuna parte. Un concetto che può sembrare banale, ma che banale non è. Il "tiro a segno" subito dai perdenti della partitella è mirato proprio a questo: a costruire un gruppo che possa chiamarsi tale anche nei momenti di difficoltà, sperando che arrivino il più tardi possibile. 

- Coesione totale tra allenatore e società: il club ha sposato in pieno la linea del mister, che si sente affiancato, sia fisicamente che metaforicamente, dai propri dirigenti in questo ritiro. Naturalmente è un concetto che andrà ulteriore confermato e rafforzato anche durante la stagione agonistica. 

Ma il Parma 2021/22 deve ancora nascere: impossibile pensare di costruire una squadra senza considerare Kuco, Inglese, Mihaila, Man (ancora a mezzo servizio) e con due-tre rinforzi che dovranno rimpolpare la difesa e non solo. Insomma, siamo solo all'antipasto e non bisogna peccare di fretta chiedendo subito risultati e trame di gioco sopraffine. Perché il campionato di B, e purtroppo noi lo sappiamo bene, si vince a febbaio, non a luglio e non ad agosto.