Donadoni: "Difficile rimpiazzare Parolo. I nuovi? Voglio giocatori che abbiano fame"

10.07.2014 19:51 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Donadoni: "Difficile rimpiazzare Parolo. I nuovi? Voglio giocatori che abbiano fame"

Nell'ultima parte di conferenza, Roberto Donadoni è tornato a parlare di Mondiale, ma si è anche soffermato sull'addio di Parolo e sui nuovi acquisti provenienti dalla serie cadetta.

Quanto pesa la partenza di Parolo nell'organico del Parma? 
"Pesa soprattutto a livello umano, perché è un ragazzo e un professionista esemplare, come poche volte mi è capitato di vedere nella mia carriera da allenatore. Credo sia una perdita importante, anche dal punto di vista tecnico, lo sapete tutti, non devo di certo dirlo io. Faccio fatica a fare un ragionamento in termini egoistici, cercando magari di tenere qui un giocatore. Sono contento per lui, perché è andato in una grande realtà: la Lazio, per dimensione, è una delle prime in assoluto del nostro campionato. Sono meno felice dal punto di vista tecnico, perché è un giocatore difficile da rimpiazzare, però questa è la realtà e bisogna conviverci. Lo ringrazio pubblicamente".

Tornando al Mondiale, come commenta l'utilizzo di Cassano da parte di Prandelli?
"Non faccio commenti su quello che altri allenatori devono fare. Prandelli è una persona estremamente corretta e intelligente, sapeva benissimo quello che doveva fare, quindi tutto quello che dico io oggi sarebbe solo un'estrema scorrettezza e banalità. Non commento assolutamente le scelte di altri".

Nella tua idea, cosa bisognerebbe fare per ridare un pochino d'entusiasmo all'ambiente italiano?
"Essere un po' meno ipocriti e egoisti, perché, se ognuno di noi si guardasse più nel personale, e valutasse questo tipo di considerazione non solo dal punto di vista dell'interesse proprio, molto probabilmente si riuscirebbe a fare qualcosa in più anche per gli altri. E invece, come spesso accade, si predica molto bene, e poi nel concreto si razzola come si vuole. E' una storia, questa, che mi ha stancato. Mi auguro che adesso, anche in termini di Federazione, si abbia la volontà di smuovere qualcosa, perché è quella la strada da perseguire. Bisogna avere il desiderio di cambiare le cose, e non solo quello di occupare un posto e fare i propri interessi".

In questa prima parte di ritiro avrai a disposizione dei ragazzi che sono stati protagonisti in B. Pensi possano essere una risorsa?
"C'è un grande desiderio da parte mia di valutarli, conoscerli, sia dal punto di vista umano che tecnico. Io voglio che ci siano giocatori che abbiano fame di diventare qualcuno, e non gente appagata, presuntuosa, che pensa di affacciarsi facilmente ad una realtà, questi non m'interessano. Lo dirò in maniera schietta a tutti, anche perché, come ho detto ad inizio conferenza, quest'anno sarà molto più difficile rispetto all'anno scorso".