Non solo la tripletta: Colak ora scalpita, troverà spazio in questo finale di stagione?
Il risultato dell'amichevole di venerdì contro il Lugano ha un valore relativo, soprattutto perché la squadra svizzera si è presentata a Collecchio molto rimaneggiata. Sono comunque diversi gli spunti di riflessione che sono emersi e che verranno senza dubbio analizzati da mister Pecchia e da tutto lo staff. L'obiettivo di questa sfida era di mettere alla prova una serie di giocatori che nelle ultime settimane per diversi motivi sono rimasti ai margini e Antonio Colak era uno degli osservati speciali. L'attaccante croato ha lanciato segnali incoraggianti e, per quanto il Lugano abbia fatto ben poco per complicargli la vita, lui comunque è sembrato in netta ripresa. Innanzitutto dal punto di vista fisico: per quanto non sia un giocatore che fa della rapidità la sua principale caratteristica, nelle ultime apparizioni era parso poco fluido nei movimenti, quasi rallentato. Venerdì invece ha dato l'impressione di essere più esplosivo e mobile, mostrando un passo avanti dal punto di vista fisico.
Spostando l'analisi su un tema tecnico-tattico, l'impressione è che mister Pecchia abbia lavorato tanto sui movimenti dell'attaccante. L'esperimento della coppia d'attacco con Charpentier è stato indubbiamente molto interessante. I due giocatori si alternavano spesso tra chi rimaneva come riferimento avanzato e chi invece veniva a smistare il pallone per legare il gioco. Per caratteristiche, Charpentier è più indicato rispetto al compagno per fare questo tipo di lavoro, ma più volte anche Colak si è abbassato per alleggerire la manovra dei compagni. Un qualcosa che raramente si era visto finora: a causa della scarsa mobilità, troppo spesso l'ex Rangers è rimasto troppo isolato e ingabbiato dalle difese avversarie, venendo di conseguenza poco servito dai compagni. Contro il Lugano non è stato così, Colak è parso molto più integrato nel gioco di squadra. Se n'è accorto anche mister Pecchia, che non ha risparmiato sostegno ed incoraggiamento al proprio attaccante, elogiandolo ogni qualvolta che riusciva a dialogare con efficacia con i compagni.
Veniamo poi alla tripletta realizzata. Premessa, il commento fatto finora prescinde dalle tre reti. Anche perché due gol dei tre realizzati per un attaccante della sua caratura sono una formalità. Nonostante ciò questa tripletta resta molto importante, perché comunque restituisce fiducia ad un bomber che non stava più segnando e soprattutto non stava più giocando. Ricordiamoci che Colak doveva essere il colpo del mercato estivo, l'attaccante prolifico capace di risolvere il problema del gol. A mesi di distanza il Parma ha risolto il problema del gol, ma di certo non grazie a Colak. Rimanere ai margini deve essere stato un colpo duro da digerire, ma l'impressione è che il croato sia sempre rimasto professionale, senza creare tensioni all'interno del gruppo.
Ora mancano otto gare alla fine, Colak riuscirà a trovare più spazio? Secondo i tifosi sarà così. Nel sondaggio che vi abbiamo proposto in settimana (Vota QUI!), chiedendo chi sarebbe stato il protagonista a sorpresa di questo finale di stagione, più del 40% di voi ha indicato proprio l'ex Rangers. Se il Parma dovesse riuscire a conquistare la promozione in anticipo, mister Pecchia avrà modo di rilanciare chi ha giocato meno, Colak compreso. C'è da dire però che sia Bonny che Charpentier stanno vivendo una stagione molto positiva e in questo momento sembra molto complicato poter scalare le gerarchie. Colak ci proverà, partendo proprio dai segnali incoraggianti lanciati contro il Lugano. Ci riuscirà?
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