L'opinione pubblica si schiera col Parma. Lazio, perché negare ad ogni costo?

11.02.2020 10:17 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
L'opinione pubblica si schiera col Parma. Lazio, perché negare ad ogni costo?
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© foto di Massimiliano Vitez/Image Sport

E' impossibile, negli ultimi due giorni, aprire un solo quotidiano e non trovare riferimenti, parole ed interviste legate a Parma-Lazio di domenica pomeriggio. Tutti ne parlano e tutti vanno nella stessa direzione: ai crociati è stato negato un rigore sacrosanto, se non due. Per la prima volta in tre anni e mezzo a Parma mister D'Aversa è sbottato davanti alle telecamere: "l problema è che quando una squadra è la più corretta del campionato, e questo lo dicono le statistiche, poi si passa per essere per stupidi". Non era possibile, ancora una volta, fare la parte dei buoni e restare in silenzio: per la prima volta anche il Parma è sbottato, sia con il proprio tecnico che con il Club Manager Alessandro Lucarelli. Ed i crociati hanno raccolto l'approvazione di qualunque testata e qualunque opinionista: era rigore per tutti.

E invece no, non per tutti. Perché da Roma, sponda biancoceleste, si continua a tornare sul match. Ed un conto è portare acqua al proprio mulino mettendo in risalto una vittoria complicata sia dall'avversario, un Parma mai domo e per diversi tratti superiore alla Lazio, sia dalle diverse defezioni, un altro conto è il voler negare a tutti i costi un'evidenza sotto gli occhi di tutti. Perché ostinarsi nel voler difendere l'operato dell'arbitro Di Bello? Dal tecnico Simone Inzaghi che ha visto una partita "dominata dalla Lazio", quando il possesso palla e il numero di conclusioni a rete sono in favore dei crociati, passando per chi in sala stampa vieta domande ritenute "scomode", ed arrivando al Presidente Lotito che da sempre sostiene di non parlare di arbitri ma che puntualmente al termine di ogni partita rimarca questo fatto ponendo l'attenzione sull'operato arbitrale. Basterebbe un po' di buon senso, tanto è una ruota che gira. Una volta a favore di uno e una volta a favore dell'altro. O almeno così dovrebbe essere...