Federico Dimarco, la parabola dell'ex crociato che ieri ha fatto impazzire il Parma

16.02.2021 21:05 di  Redazione ParmaLive.com   vedi letture
Federico Dimarco, la parabola dell'ex crociato che ieri ha fatto impazzire il Parma

Quella di ieri è stata l'ennesima ottima prova della stagione, nella quale Federico Dimarco si sta definitivamente consacrando a tutti gli effetti come uno dei migliori profili nel suo ruolo in questo campionato. Titolare inamovibile nello scacchiere di Juric, l'esterno sinistro è arrivato alla corte del club scaligero nella sessione di mercato invernale di gennaio 2020, quando da inizio torneo aveva collezionato con l'Inter di Antonio Conte il magro bottino di sole 3 apparizioni a gara in corsa. Con un graduale inserimento si è conquistato la riconferma anche nel campionato corrente e quest'anno è già alla ventunesima presenza su ventidue disponibili, delle quali ben 19 dal primo minuto: un elemento imprescindibile per il tecnico croato. La sua duttilità e le sue doti atletiche e tecniche gli consentono di governare la zona sinistra del campo nelle diverse fasi gioco, ma è sicuramente più predisposto ad offendere che a coprire in difesa. Ed i numeri lo confermano: senza contare quello di ieri sera (ufficialmente assegnato l'autogol a Grassi) si è reso determinante anche più volte in zona gol, facendo registrare 3 reti e 5 assist per i compagni.

A proposito di reti, ne sappiamo qualcosa qui a Parma: è con i ducali infatti che il terzino nato a Milano ha messo a segno il suo primo centro nella massima serie. Come dimenticare quel missile terra-aria con l'esterno del piede che lasciò di gesso Handanovic e l'intera retroguardia dell'Inter, la squadra che lo lanciò tra i professionisti e che non se l'è sentita di affidare un ruolo importante nella rosa al classe '97 della propria cantera. Quel pomeriggio il Parma sbancò San Siro grazie a quel gol ed il calcio iniziò ad accorgersi di Federico Dimarco, fino a lì giovane di belle speranze e poco più. Con i crociati nella stagione 2018/2019 totalizzò all'attivo 13 apparizioni, all'ombra dei più esperti e navigati Gobbi e Gagliolo, spesso preferiti da D'Aversa per questioni anagrafiche e per maggiore affidabilità in fase di copertura. Oggi sembra essere definitivamente sbocciato e di questo passo chissà che anche il CT Roberto Mancini non si segni il suo nome tra i suoi appunti...