Un Parma forte anche se non completo al 100%: questo deve essere l'anno buono per la promozione

09.09.2023 00:00 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Un Parma forte anche se non completo al 100%: questo deve essere l'anno buono per la promozione
© foto di Benaglia/ParmaLive.com

Diciamocelo, i dieci punti in quattro partite sono solo una conferma di quello che tanti pensavano ai blocchi di partenza di questo campionato: il Parma è forte, forse la squadra più forte della B, e dopo tre anni molto difficili, uno in A che è costato la retrocessione, e due in B (molto diversi fra loro, ma entrambi con delusione finale), è finalmente pronto a lottare per tornare in massima serie. Questa volta non ci si può nascondere: se due anni fa e lo scorso anno ai blocchi di partenza alcune squadre sembravano superiori (e anche su questo sito lo avevamo raccontato), in questa stagione il Parma sembra un gradino sopra le altre. Certo, ci sono squadre molto insidiose (Palermo, Cremonese, il sorprendente Catanzaro) e squadre che alla lunga si assesteranno in alto (Spezia, Sampdoria, forse il Bari), ma tutte queste avversarie non sembrano avere la profondità di rosa dei crociati, che seppure sul mercato abbiano chiuso con un tassello mancante a centrocampo, possono vantare un reparto offensivo da Serie A, forse per la prima volta nell'ultimo triennio. 

Il pareggio contro la Reggiana ha deluso qualcuno, ma un derby è pur sempre un derby e quello dell'Enza ha un sapore sempre speciale, che annulla quelli che sono i valori in campo. La vittoria di Pisa ha dimostrato il carattere della squadra, i successi comodi su Cittadella e Feralpisalò hanno dimostrato che il Parma, anche senza girare al 200%, può vincere comodamente contro chi gli è inferiore. La conferma di Pecchia, l'unico allenatore nell'era Krause a chiudere una stagione e cominciare in panchina quella seguente, è un passo in avanti dal punto di vista della continuità e della progettualità. Il Parma non è più nuovo, il tecnico conosce pregi e difetti dei suoi uomini, e questo regala vantaggi in un campionato come la B, dove le avversarie hanno cambiato molto. È vero, a centrocampo manca un uomo e anche tra i centrali di difesa forse una pedina in più poteva essere utile (seppure Lautaro Valenti sia pronto al rientro), ma questo Parma convince come non aveva mai fatto nei due anni precedenti. Ora starà al gruppo gestire la pressione della favorita, che due anni fa fece crollare la squadra. Ma se la solidità dimostrata in questo avvio sarà una costante, allora per le avversarie ci sarà poco da fare.