"One planet, one club", il Parma accoglie giocatori da 40 Paesi e da tutti e 5 i continenti
Che il Parma pescasse talenti in ogni parte della Terra non era un segreto per nessuno, ma oggi il club crociato propone un "recap" di tutte le nazionalità presenti all'interno del mondo Parma, dalla Prima Squadra maschile al Settore Giovanile, senza dimenticare tutto il club femminile: "Cinque continenti, una sola realtà. Quella del Parma Calcio, che raccoglie calciatrici e calciatori da tutti i continenti da oltre 40 paesi in tutto il mondo. Perché questo modo di essere è già realtà anche nella Prima Squadra Maschile, che può fregiarsi di rappresentare tutti e cinque i Continenti: abbiamo infatti in rosa calciatori provenienti da Africa, America, Asia, Europa e Oceania. Non è da meno la Prima Squadra Femminile dove, oltre alle calciatrici italiane, troviamo rappresentanti di 13 Paesi differenti (Romania, Francia, Regno Unito, Ungheria, Slovenia, Bulgaria, Austria, Polonia, Malta, Olanda, Marocco, Spagna ed Ecuador). Un modello costruito sull’inclusione e sulla multiculturalità, un primato europeo, quello del nostro Club, che dimostra quanto questi temi siano al centro della crescita di tutto il mondo Parma Calcio. Culture, tradizioni e valori differenti che si mescolano, ma con in comune un’identità chiara, volta a creare una visione internazionale valorizzando fortemente, al tempo stesso, le radici sul territorio raccontando Parma Calcio nel mondo.
Un esempio che testimonia questa filosofia riguarda il Settore Giovanile Maschile che, pur mantenendo saldo il legame con il territorio da cui proviene la maggior parte dei suoi calciatori, accoglie 272 giovani atleti di 33 nazionalità diverse. È uno spicchio del “Mondo Parma”, che rappresenta per i giovani molto più di una scuola di sport: è un laboratorio di integrazione, inclusione e crescita personale, dove ogni giovane calciatore trova spazio per esprimersi e migliorarsi, dentro e fuori dal campo. Al centro del progetto – sia Maschile che Femminile - c’è la convinzione che lo sport debba essere una palestra di vita, capace di unire, educare e valorizzare le differenze. Ogni percorso è pensato per offrire a ciascun ragazzo e a ciascuna ragazza un’esperienza formativa completa, fondata sui principi di rispetto reciproco, solidarietà e appartenenza al territorio".
LEGGI ANCHE - Due settimane per rialzare la testa: accantonare subito la figuraccia, c'è un Tardini da riconquistare


