Pausa benedetta, ora due settimane di lavoro. Al rientro deve essere tutto un altro Parma

10.11.2020 23:25 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Pausa benedetta, ora due settimane di lavoro. Al rientro deve essere tutto un altro Parma
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Sei punti in sette giornate sono pochi, lo sappiamo. Il Parma di questo primo mese e mezzo di campionato non ha convinto nessuno, anche se le attenuanti, e mi ripeto, sono tantissime: Covid, infortuni, nessuna preparazione e un mercato interessante ma completato proprio nelle ultime ore della sessione, che non hanno permesso a Liverani di programmare. Ecco dunque queste prime sette partite, con un Parma mai brillante, neppure nella vittoria contro l'Hellas Verona, più di cuore che di altro. E sempre di cuore è arrivato il pareggio di San Siro, insieme ad una grande organizzazione, per cui vanno fatti i complimenti a Liverani, che ha saputo disinnescare le armi offensive dell'Inter. Meno di cuore, ma più casuale, è stato il pari con lo Spezia, ma quando si rimonta da sotto 0-2 si ha (quasi) sempre ragione. 

Il cuore è mancato contro la Fiorentina, e più che il cuore è mancato un pizzico di coraggio. Squadra disciplinata difensivamente, con un avversario senz'anima, ma veramente mai pericolosa e che ha commesso tantissimi errori. La sensazione è che il 3-5-2 abbia una buona efficacia contro avversari nettamente superiori, ma quando le forze si equivalgono questo modulo non porta grossi benefici ai crociati, che hanno però trovato una buona solidità difensiva, complice l'ottimo esordio di Osorio e il rientro di Bruno Alves. 

Questa pausa permetterà a Liverani di lavorare con quasi tutto il gruppo al completo. Non ci saranno i nazionali, vero, ma sarà importante poter lavorare con il gruppo e iniziare, finalmente, quel percorso di cui si parla da tempo. Al rientro ci sarà la Roma, avversario quasi proibitivo (anche storicamente) ma il target dovrà essere la coppia di sfide contro Genoa e Benevento, post Coppa Italia: lì si vedrà che Parma sarà, e sarà importante conquistare almeno quattro punti, senza perdere contro dirette concorrenti e dando realmente quelle risposte cercate. Due settimane sono nulla, ma sono sempre qualcosa: ora sta a Liverani costruire il suo giocattolo.