Ora ne mancano dieci: il Parma vede la bandiera a scacchi, ma bisogna tenere alti i giri del motore. Con un Bonny in più: e Sohm?

05.03.2024 00:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Ora ne mancano dieci: il Parma vede la bandiera a scacchi, ma bisogna tenere alti i giri del motore. Con un Bonny in più: e Sohm?
© foto di ParmaLive.com

Dopo due pareggi consecutivi, il Parma ritrova i tre punti e torna a schiacciare l'acceleratore verso il traguardo. Dopo un breve pit-stop, Pecchia si presenta a Terni con un Bonny rivitalizzato, capace di fare la differenza e, soprattutto, di segnare. Con questo successo i crociati si preparano al rush finale con sette lunghezze di vantaggio sul terzo posto: ora mancano ufficialmente dieci finali e più ci si avvicina al termine della stagione e più ogni punto vale con un macigno. E' inutile soffermarsi su particolari analisi tecnico-tattiche, il Parma ora è sul rettilineo finale e per arrivare alla bandiera a scacchi deve solo fare punti. Non importa se saranno partite sporche o meno esaltanti rispetto a ciò a cui siamo abituati, tutte le squadre sono in lotta per qualche obiettivo, chi per la salvezza, chi per i playoff e chi per il sogno promozione. Ecco perché le partite si giocheranno sul filo dei nervi e le squadre che saranno più lucide e sapranno gestire meglio le risorse fisiche e mentali riusciranno a raggiungere i rispettivi obiettivi. Ogni gara ora diventa ancora più imprevedibile, i livelli tendono ad equilibrarsi e a far la differenza saranno la fame e la convinzione. Questo Parma continua a dimostrare di essere pronto anche sotto questo aspetto. La vittoria contro la Ternana è un successo da squadra consapevole, che ha tutte le qualità della capolista e che sa cosa serve per vincere le partite. Pur non essendo un Parma perfetto per novanta minuti, i gialloblu sono parsi sempre in controllo del risultato, anche nei momenti migliori della Ternana. Insomma, bisogna tenere alti i giri del motore: ma il Parma sta bene e sembra non voler rallentare. 

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Tornando alla gara di Terni, ciò che ancora una volta sorprendere è la capacità di questa squadra di non prescindere dai singoli. Ad inizio anno Sohm, Benedyczak e Bonny erano tra i giocatori più in forma, poi hanno affrontato un calo, e il Parma ha saputo andare avanti con altre risorse, con i gol di Charpentier e le prestazioni stellari di Man e Bernabé. In questo avvio di 2024 Pecchia ha rivitalizzato Mihaila, ritrovato Benedyczak e ripescato Cyprien. Il francese merita una menzione speciale. Con l'infortunio di Bernabé, il tecnico crociato ha voluto dargli maggiore minutaggio e lui ha fornito due prestazioni di livello altissimo. Qualità, quantità, grande intelligenza e soprattutto una calma olimpica nella gestione del pallone, meglio di ogni altro componente della rosa. Insomma in nessun momento della stagione il Parma è rimasto sguarnito. Ora la speranza è di recuperare chi invece sembra meno in forma. Oltre a Colak sempre più ai margini, ci si interroga su Partipilo e Sohm. Entrambi nelle ultime uscite sono sembrati in evidente difficoltà ed in particolare lo svizzero è da qualche mese che sembra non avere più quell'incisività che abbiamo visto ad inizio campionato e soprattutto nel finale della stagione scorsa. Pecchia proverà a recuperarli o, arrivati a questo punto della stagione, si punta solo a fare punti?

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Difficile rispondere. La logica direbbe di andare avanti con chi sta meglio. D'altro canto son solo dieci partite, ora si gioca tutto ed è giusto dare spazio a chi è più pronto. Tuttavia abbiamo imparato a conoscere la metodologia di lavoro del mister e molto probabilmente avranno entrambi ancora qualche chance per ritrovare fiducia e consapevolezza. Fare questi ragionamenti ha quasi dell'incredibile per chi ha seguito il Parma da vicino negli ultimi anni. Il più delle volte infatti la squadra ha dovuto fare i conti con i tanti, tantissimi infortuni e il più delle volte le scelte sono state obbligate. Quest'anno, per ora, anche sotto questo aspetto è stata una stagione perfetta. Pochi infortuni, nulla di troppo grave, la squadra è rimasta compatta e si è sempre allenata insieme. Sembra poco, ma non lo è e forse è una delle principali differenze rispetto alle altre stagioni. Arrivati a questo punto, con una rosa in salute, è inutile nascondersi. Il Parma è la grande favorita per la Serie A, il traguardo è ad un passo e lasciarselo sfuggire sarebbe un vero e proprio suicidio. La prossima finale è venerdì, contro un Brescia a caccia di punti: il primo di una serie di dieci appuntamenti chiave. 

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