Ancora un ultimo passo e sarà salvezza. Ma il Parma di Chivu insegna: questa squadra ha il potenziale per fare qualcosa in più

09.05.2025 00:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Ancora un ultimo passo e sarà salvezza. Ma il Parma di Chivu insegna: questa squadra ha il potenziale per fare qualcosa in più
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L'ultimo sforzo. Si può sintetizzare così - come del resto abbiamo anche titolato nell'editoriale di ieri - il momento del Parma, che ha finalmente trovato la quadratura del cerchio dopo aver tanto penato, in particolare nelle ultime settimane della lunga guida tecnica di Fabio Pecchia. Ci ha pensato Cristian Chivu ad aggiustare le cose, vincendo lo scetticismo generale (che era pure logico, visto che il rumeno non aveva esperienze pregresse alla guida di una prima squadra) e cercando di fare solo le cose più semplici, badando a non prenderle e a sfruttare le caratteristiche del Parma in contropiede e negli spazi. Una missione, si potrebbe dire, praticamente riuscita su tutta la linea: i crociati hanno riguadagnato equilibrio, fiducia, autostima, e, di conseguenza, risultati. Fino ad arrivare a tre giornate dal termine non ancora salvi, ma con ben 6 punti di vantaggio sulla zona rossa, un qualcosa che sembrava difficile da pensare all'inizio del mandato di Chivu. Ma questo ormai lo sappiamo già.

Fermo restando che mancano ancora gli ultimi punti per festeggiare definitivamente la salvezza, e che questo non è un aspetto banale, considerando che dopo l'Empoli il Parma affronterà Napoli e Atalanta, c'è spazio per guardare oltre. Alla prossima stagione, certo, ma anche ai limiti e alle potenzialità di questo Parma: l'esperienza in panchina di Chivu, infatti, dimostra che questa squadra probabilmente ha un potenziale ancora inespresso, molto probabilmente superiore alla posizione di classifica occupata attualmente. Certo, questo non significa che il Parma del prossimo anno potrà lottare per l'Europa: vuol dire, però, che non era nemmeno la squadra depressa e sfilacciata che si era vista nelle ultime partite con Pecchia in panchina. Sicuramente si ripartirà da tanti protagonisti di questa stagione - probabilmente non Dennis Man, la cui avventura in crociato parrebbe giunta al capolinea -, ma bisognerà cercare di rinforzare ulteriormente il progetto tecnico, puntellando dove possibile una formazione che sta scoprendo nelle ultime settimane la bontà dei colpi Pellegrino e Ondrejka, che solo a febbraio sembravano dovessero già essere bollati come oggetti misteriosi.

Ma non perdiamo di vista il presente. Sabato c'è l'Empoli del grande ex Roberto D'Aversa, una sfida che per gli azzurri probabilmente significa dentro o fuori. Con una vittoria il Parma sarebbe salvo, con un pareggio forse, con una sconfitta no: insomma, i crociati hanno due risultati su tre a disposizione, e sarà davvero fondamentale non perdere al Castellani. Qualora la squadra di Chivu ci riuscisse, allora sì che la salvezza sarebbe davvero cosa praticamente fatta.