Chivu studia il colpaccio contro il Napoli, ma aver fatto punti contro le big non conta più nulla. Domenica vale come uno scontro diretto

15.05.2025 00:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Chivu studia il colpaccio contro il Napoli, ma aver fatto punti contro le big non conta più nulla. Domenica vale come uno scontro diretto
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Dopo aver mancato due occasioni per archiviare il discorso salvezza, il Parma ora sente il fiato sul collo delle inseguitrici. I rimpianti per le gare perse contro Como ed Empoli hanno lasciato spazio alla paura in vista di queste ultime due giornate da vivere in apnea, con gli occhi puntati alla classifica. Il margine di quattro punti sulla zona retrocessione potrebbe non bastare, soprattutto perché, in caso di arrivo alla pari, ci si andrebbe a giocare un terribile spareggio salvezza. Per evitare ogni rischio, bisogna fare l'impresa domenica al Tardini contro il Napoli o settimana prossima a Bergamo. Due partite sulla carta difficilissime, anche se il Parma in stagione ha dimostrato quanto i favori del pronostico non siano sempre attendibili. 

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L'aver fatto punti contro le big, tuttavia, non basta per rendermi ottimista in vista degli ultimi due appuntamenti stagionali. In questo campionato, il Parma ha fallito tutte le gare in cui era chiamato a far risultato, mentre quando poteva esprimersi con la leggerezza di chi è sfavorito e ha tutto da guadagnare, spesso è riuscito a tirare fuori il meglio di sé, con ottime prestazioni e punti pesanti. Al di là di un discorso tattico, ritengo che la causa principale di ciò sia di natura mentale. Contro l'Empoli son venuti fuori ancora dei limiti nella gestione dei momenti più complicati e delicati della stagione, nonostante l'auspicio di Chivu di vedere una squadra matura. Dalla disattenzione sul primo gol, all'incommentabile espulsione di Valenti, gli errori nei momenti decisivi hanno portato ad una sconfitta pesante, che ha vanificato anche gli sforzi di rimonta.

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Queste ultime due giornate saranno ancora più delicate, vista la posta in palio, e per questo qualche preoccupazione in più è legittima. Contro Napoli e Atalanta infatti, sono sfide che per il Parma ha lo stesso peso di uno scontro diretto: uno dei tanti appuntamenti decisivi che in stagione il Parma ha (quasi) sempre fallito. Non vale più il discorso della leggerezza della sfavorita, perché i crociati dovranno saper gestire l'enorme pressione di chi deve assolutamente strappare qualche punto. Certo, la speranza è che le inseguitrici raccolgano meno punti possibili, ma per evitare tragici epiloghi il Parma deve fare il suo. Chivu lo sa ed è al lavoro a Collecchio per studiare il modulo anti-Napoli per la serata di domenica, sperando di avere qualche buona notizia dall'infermeria, visto che la rosa è, per l'ennesima volta, ridotta all'osso. 

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Non sarà una gara come le altre, perché il Napoli non può permettersi di sbagliare, altrimenti rischia di giocarsi uno scudetto che fino a due settimane fa sembrava in pugno, ma allo stesso modo due settimane fa il Parma sembrava virtualmente salvo. Gli equilibri possono cambiare rapidamente, il campionato ce lo ha insegnato, ma ora non bisogna più guardare all'andamento della stagione ma pensare solo a prendersi la salvezza. Non basta aver battuto le big in stagione, bisogna mantenere l'umiltà di chi è consapevole che quanto fatto finora, arrivati a questo punto, non conta più, come ribadito dal CEO Cherubini (leggi QUI). Ora serve un grande risultato, per chiudere in bellezza una stagione travagliata: l'arbitro della salvezza potrebbe essere il Tardini, che si prepara, per l'ultima volta in stagione, a suonare la carica e trascinare i ragazzi di Chivu. 

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